Fiat sanzionata per il Carburante a 1 euro
Fiat sanzionata per la manovra pubblicitaria Benzina a 1 euro, l’Antitrust la ritiene ingannevole
L’Antitrust sanziona Fiat di 200 mila euro per lo spot ritenuto ingannevole della Fiat Supercard per il Carburante a 1 euro fino al 2015
Fiat è stata sanzionata dall’autorità garante del mercato in merito alla campagna promozionale di qualche mese fa che proponeva un prezzo bloccato a 1 euro per il carburante con la Fiat Supercard. La pubblicità “carburante a 1 euro” di Fiat è stata multata per 200 mila euro in quanto la pratica commerciale è risultata scorretta secondo l’Agcm per la violazione degli articoli del Codice del Consumo di pratica commerciale scorretta, azione ingannevole ed omissione ingannevole.
Secondo l’Agcm i consumatori avrebbero potuto ritenere di poter acquistare una quantità illimitata di carburante ad 1 euro presso qualsiasi stazione di servizio. In realtà era specificato in piccolo all’interno delle pubblicità del marchio torinese che l’offerta sarebbe stata valida unicamente presso i distributori IP aderenti all’iniziativa e che la quantità di carburante a 1 euro era limitata a seconda dell’autovettura acquistata. Secondo l’Agcm infatti
“i contenuti dell’informazione pubblicitaria non sono completi ed esaurienti, atteso che con riferimento al profilo della completezza e della veridicità delle informazioni da fornire, ai fini della valutazione dell’effettiva convenienza del prodotto pubblicizzato e della determinazione all’acquisto dello stesso, rispetto ad altre offerte del mercato, il consumatore deve essere posto nella condizione di averne chiara e immediata contezza, con la conseguenza che la completezza della comunicazione pubblicitaria deve coniugarsi alla chiarezza e all’immediata percettibilità delle caratteristiche del prodotto pubblicizzato, nonché alla sua reale esistenza e valore”.
L’Antitrust ha poi rincarato la dose dichiarando:
“I messaggi omettono di indicare in modo chiaro che l’acquisto di una autovettura nuova Fiat, escluse quelle cosiddetti bi-fuel che non sono state inserite tra quelle a cui è applicabile la promozione, dà diritto ad ottenere una fuel card che consente agli acquirenti di acquistare presso alcuni distributori IP aderenti all’iniziativa un certo numero di litri di carburante al prezzo di 1 euro. I quantitativi di carburante acquistabili sono definiti sulla base del modello di autovettura acquistata”. “Il comportamento oggetto della presente procedimento – aggiunge l’Authority – si presta, infine, ad una valutazione di scorrettezza anche ai sensi dell’articolo 20, comma 2 del Decreto Legislativo n. 206/05, per il quale una pratica commerciale è scorretta ‘se è contraria alla diligenza professionale ed è falsa o idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico, in relazione al prodotto, del consumatore medio che essa raggiunge o al quale è direttà”.
“In merito alla contrarietà alla diligenza professionale, non si riscontra nel caso di specie, da parte di Fiat, il normale grado di competenza ed attenzione che ragionevolmente ci si può attendere da un professionista quale la società in esame. Questi, infatti, è un importante operatore presente da lungo tempo nel settore della produzione e della vendita di autovetture, molto conosciuto dai consumatori e dal quale è legittimo attendersi una particolare attenzione alla qualità e completezza della propria attività di comunicazione pubblicitaria”.
La difesa di Fiat sostiene invece che “i destinatari dei messaggi erano in grado di reperire tutte le informazioni in un momento successivo alla visione dello spot pubblicitario”. La sanziona amministrativa emessa dall’Antitrust ammonta a 200 mila euro che dovranno essere pagati dal Lingotto entro 30 giorni, anche se Fiat potrebbe presentare un ricorso al Tar o direttamente al Presidente della Repubblica.