Project Better Place: 90.000 richieste per le auto elettriche in Israele
project better place: auto elettriche Renault con batteria intercambiabile in Israele
Il progetto Better Place partirà ufficialmente il mese prossimo in Israele. Nato in California e supportato dal gruppo Renault Nissan, il sistema prevede la vendita di auto elettriche e la possibilità di cambiare il pacco batterie in apposite stazioni automatizzate, al posto della classica (e più lunga) ricarica con il cavo. Proprio la formula del pacco batteria in sostituzione dovrebbe risolvere la classica ansia da autonomia che frena gli automobilisti verso il passaggio all’elettrico, nelle previsioni dei creatori del sistema.
La vettura che Better Place venderà in Israele è derivata dalla Renault Fluence che avevamo provato a Parigi lo scorso anno. Avrà una autonomia di 160 km, ottima per gli spostamenti quotidiani ed i proprietari acquisteranno dei pacchetti di ricariche annuali, comprensive di un chilometraggio prestabilito e dell’accesso ai centri di cambio batteria: in Israele, ad esempio, la vettura sarà offerta con un pacchetto di 3 anni e 25.000 km annui al prezzo di 46.000 Dollari, oppure al prezzo di 36.000 Dollari con pacchetti mensili da 320 a 470 Dollari in base al chilometraggio. Nel prezzo è comunque compresa l’installazione di una centrale di ricarica casalinga, da utilizzare quotidianamente quando non è necessario percorrere più di 160 km.
Secondo le dichiarazioni di Better Place, raccolte da Technologyreview.com, ci sono 20.000 clienti Israeliani già in lista per l’acquisto e ben 70.000 richieste per flotte aziendali, numeri pari alla metà dell’intero mercato auto israeliano. Per questo saranno realizzati 55 centri per la sostituzione delle batterie, in modo da coprire adeguatamente l’intero territorio nazionale entro la metà del 2012 ed uno speciale sistema di refrigerazione consentirà di ricaricare gli accumulatori in circa 1 ora, assicurando la continua disponibilità per i clienti. Dopo Israele, sarà la Danimarca a lanciare il progetto Better Place, seguita probabilmente dall’Australia e secondo alcune anticipazioni anche i costruttori cinesi Chery e Beijing Auto hanno intenzione di portare avanti una sperimentazione analoga, convertendo alcuni modelli di origine General Motors per utilizzare il sistema Better Place.