Lancia J: design italiano per il Giappone
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Davvero originale questo prototipo, al momento fermo allo stadio di progetto, realizzato da Fumia Design – Enrico Fumia, già attivo presso Pininfarina e gruppo Fiat, è autore tra le altre di Alfa 164, GTV, Spider, ed anche della Lancia Y. Si chiama Lancia J, che ricorda “Japan”, perché i sostenitori del progetto sono appassionati giapponesi di auto italiane, ed in particolare Lancia; ha anche l’assenso del Gruppo Fiat, ed è stata presentata a Torino in occasione dei 100 anni del marchio Lancia.
L’obiettivo è di realizzare una berlina, grosso modo della categoria della Thesis, con uno stile al tempo stesso funzionale, innovativo e legato alla storia del marchio. L’innovazione stilistica – a volte perfino un po’ “sfacciata” – emerge dalle forme complessive della vettura, tutte giocate su motivi a onda: nella fiancata, nelle cromature lungo il perimetro della vettura e in altri dettagli. Questo “segno forte” sviluppa un po’ quanto già proposto con la Y, e si affianca ad altri dettagli che appartengono alla tradizione Lancia, rivisitati in chiave moderna: lo scudo triangolare e dalla cornice spessa, la coda sfuggente e con pinne che chiudono al centro, l’indicatore di direzione laterale a “punta di giavellotto”…
Tutti questi elementi, che in apparenza sembrano soltanto giochi stilistici un poco “snob”, hanno una rigorosa motivazione funzionale, che non è solo “identificativa”: l’intera vettura è basata sul principio della simmetria e della maggior condivisione possibile delle componenti. Le portiere, ad esempio, hanno la stessa forma – e recuperano l’apertura tipica delle Lancia storiche – come pure i finestrini, i sottoporta, gli scudi paraurti, i parafanghi, le coperture dei fari…
La condivisione permette un forte abbattimento dei costi, ma allo stesso tempo un’inaspettata versatilità d’uso: la simmetria permette, infatti, uno sfruttamento ottimale dell’abitacolo “a cabina avanzata”. Prenderà spunto da questa la nuova Thema-Thesis?
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