Uber supera i taxi gialli a New York
La metà delle corse avviene al di fuori di Manhattan, in zone dove i taxi gialli non arrivano e i mezzi pubblici sono sovraffollati.
Uber supera i ponti di Manhattan e conquista l’intera New York. A luglio, secondo i dati riportati dal New York Times, i newyorkesi hanno fatto più corse sui taxi neri di Uber che su quelli gialli tradizionali: 289 mila viaggi sui taxi condivisi, 277 mila sui taxi gialli.
E’ il frutto di una strategia ben studiata, che ha portato Uber a diffondersi capillarmente dove i mezzi pubblici sono sovraffollati e il servizio taxi convenzionale è carente: Bronx, Brooklyn, Queens, Staten Island e gli altri borghi di New York ora contano per più di metà del totale delle prenotazioni di corse a New York.
Uber, quindi, non è più un servizio riservato ai ricchi abitanti di Manhattan, o a chi ci lavora. Al contrario, ora è una alternativa a tutto tondo ai servizi di taxi tradizionali nella città nordamericana. Un trend molto simile Uber lo sta sperimentando anche in altre città degli Stati Uniti, come San Francisco, Chicago e Houston.
A New York i nuovi clienti di Uber sono, ad esempio, gli abitanti del Queens, un borgo tentacolare dove in molti vivono lontano dalla metropolitana. A St. Albans, sempre nel Queens, nell’ultimo anno le corse settimanali sono passate da 1.870 a 6.370. In altre zone limitrofe come South Jamaica, Laurelton, Springfield Gardens, Rosedale, Bayside e Glendale la crescita è stata anche maggiore.
Questa espansione di Uber al di fuori di Manhattan si concretizza anche con l’apertura di nuovi driver center nei quartieri limitrofi, mentre chiude proprio quello nel cuore economico della città. In questi driver center nel Bronx e nel Queens, entrano ogni settimana migliaia di aspiranti tassisti. Molti di loro, fino al giorno prima, guidavano un taxi giallo.
La crescita di Uber al di fuori di Manhattan è speculare a quella, identica, che stanno sperimentando anche altri concorrenti: sia Lyft che Via, ad esempio, nell’ultimo anno hanno visto crescere le corse al di fuori dell’isola di Manhattan. Segno chiaro che New York ha un problema nei trasporti pubblici e che Uber, Lyft, Via e le altre compagnie di taxi condivisi sono riuscite a intercettare una necessità della popolazione newyorkese e a costruirci sopra un business milionario.
Credit foto: Flickr