Ares Design: Land Rover Defender Supercharged
In occasione del settantesimo compleanno del Defender la Ares Design di Modena celebra la mitica vettura inglese presentando la sua reinterpretazione in un’esclusiva serie limitata.
Ben settanta anni passati attraversando fiumi, montagne, deserti, ma anche le strade più esclusive di Kensington, di Chelsea, di via Montenapoleone: il Land Rover Defender è diventato una vera leggenda. Una vera icona dello stile e della meccanica dell’arte inglese che incarnare lʼidea stessa dell’avventura, del fuoristrada puro e crudo. Un modello entrato a far parte dell’immaginario collettivo automobilistico.
In occasione del settantesimo compleanno del Defender, il primo modello fu presentato al Salone di Amsterdam del 1948, la ditta di Modena Ares Design celebra la mitica vettura inglese presentando la propria reinterpretazione del leggendario modello attraverso la creazione di un’esclusiva serie limitata, solo 53 esemplari costruiti interamente a mano.
Land Rover Defender Supercharged: la prova
La prova si è svolta presso la Ares Off Road Arena, all’interno del Cherry Off Road Club di Baggiovara (MO), un tracciato fuoristrada che sorge sui resti di una cava abbandonata co fondo in terra perfettamente asciutto e intervallato da alcune pietre affioranti in corrispondenza delle salite più impervie.
Il Land Rover Defender, dotato di un motore V8 di 4.7 l di cilindrata alimentato a benzina, ha affrontato senza problemi il percorso, riuscendo a superare anche le pendenze più estreme con la lancetta del contagiri che non superava i 1000 rpm, l’abbinamento con un cambio automatico dotato di azionamento manuale e ridotte consente di mantenere una bassa velocità su qualsiasi discesa, minimizzando l’uso dei freni. Anche sul laterale il veicolo, nonostante le ruote di grande diametro e la notevole altezza complessiva del corpo vettura, mantiene un comportamento sicuro grazie all’ottimo lavoro delle sospensioni, dotate di molle elicoidali maggiorate abbinate a delle barre antirollio montate su distanziali e ammortizzatori ad escursione più lunga rispetto al veicolo di partenza.
All’esterno la vettura si caratterizza, oltre che per i cerchi ruota specifici dotati di pneumatici 305/70 R18 con marcata tassellatura, per i passaruota maggiorati in grado di ospitare i nuovi gruppi ruota, per il generoso bull bar anteriore e per doppio snorkle che fornisce aria fresca al V8.
All’interno lo stile risulta piuttosto sobrio, impreziosito da alcuni elementi specifici come la console centrale con navigatore ed il volante con finiture in carbonio. Sedili anteriori Recaro in pelle cucita a mano, volante in fibra di carbonio e pelle, quadranti carbon look e freno a mano elettrico posizionato sulla console centrale. Sistema audio Alpine con Bluetooth, telecamere e tetto apribile Webasto rivestito anch’esso in pelle. La posizione di guida è comoda nonostante per via del notevole ingombro della trasmissione la pedaliera sia disassata sulla sinistra, come del resto avviene anche sulla vettura donatrice, una Defender in versione 2014. L’assenza del pedale della frizione migliora le cose ed è quasi immediato frenare col piede sinistro, data la posizione e le dimensioni del pedale del freno. Il freno di stazionamento elettrico, e la conseguente eliminazione della classica leva, consentono di migliorare ulteriormente l’ergonomia del posto guida.
Il motore, un V8 a benzina di 4700 centimetri cubici sovralimentato, eroga una potenza di 475 CV e 650 Nm di coppia Il rombo sordo emesso a partire dal regime minimo, è tipico dei motori con questa architettura. Il cambio automatico a 6 marce è abbinato ad un differenziale posteriore a bloccaggio manuale che consente al veicolo di avanzare anche con una delle due ruote posteriori sollevata. Utilizzando le ridotte è possibile affrontare l’intero tracciato quasi senza bisogno di accelerare. L’impianto frenante, di fornitura AP, fa il suo dovere sia in fuoristrada che nelle frenate dalla massima velocità autolimitata dal costruttore a 150 km/h.
ARES Design: l’azienda modenese
Fondata da Dany Bahar, produce vetture ONE-OFF su richiesta del cliente, ma anche moto dal design ricercato, unico ed accattivante. Il tour, guidato dal Direttore dello Stabilimento Andrea Galletti, è iniziato con la visita dell’ufficio di progettazione dove uno stuolo di tecnici crea quelle che poi diventeranno le vetture più esclusive in circolazione. Si parte dall’idea del cliente, che viene elaborata dai designer e trasformata in un modello di stile. Successivamente viene selezionata una vettura donatrice, tipicamente una supercar a scelta tra i più noti marchi italiani e mondiali. I tecnici sovrappongono quindi le matematiche di quest’ultima al modello di stile per capire come e dove intervenire senza andare ad intaccare gli elementi fondamentali che sono il telaio e le sospensioni, evitando di modificare non solo la distribuzione dei pesi ma anche gli elementi deformabili della struttura, al fine di garantire la massima sicurezza in caso d’urto.
Una volta che il progetto è definito e condiviso col cliente la vettura donatrice viene acquistata e iniziano le modifiche. Il reparto produzione è dotato oltre che di macchinari convenzionali come frese a controllo numerico, anche di tecnologie moderne come la stampa 3D per la realizzazione rapida e precisa di modelli di componenti per analisi ingombri e mockup estetici, per finire con il reparto di lavorazione della fibra di carbonio che trasforma il foglio grezzo in un componente finito che andrà montato sulla vettura.
Al piano superiore si trova il reparto Interiors che realizza nuove finiture per sedili e cruscotti, ma anche componenti ex novo in fibra di vetro come imperiali e console, che vengono poi rivestiti in tessuti tecnici come la fibra di carbonio o la più classica pelle pieno fiore, scelta dal cliente in base al colore e alla tipologia di finitura desiderati. Durante la visita è stato possibile ammirare, oltre al Defender, anche il progetto della Pony, replica in chiave moderna della Ferrari 412 su base GTC4 Lusso, per finire con il prototipo della nuova Pantera, supercar dal sapore vintage che ha come vettura donatrice una Lamborghini Huracan, passando attraverso una Tesla Station Wagon denominata Shooting Brake.