Autovelox, Federconsumatori contro i Velo OK: costano troppo
Per l’associazione dei consumatori i Velo Ok sono costosi e poco funzionali, i Comuni dovrebbero spendere meglio le risorse pubbliche.
Non sono graditi a molti automobilisti, né a quelli disciplinati né a quelli indisciplinati, e nemmeno ad alcune associazioni di tutela dei consumatori: sono i Velo OK, le colonnine arancioni, azzurre e di altri colori posizionate a bordo strada per “sembrare un autovelox” e fare rallentare gli automobilisti.
In realtà alcuni modelli di Velo OK possono effettivamente ospitare al loro interno un autovelox e, quindi, il guidatore di passaggio non sa mai cosa c’è (o non c’è) dentro.
In caso di presenza effettiva dell’autovelox dentro al Velo OK, però, almeno 80 metri prima deve essere posizionato il cartello temporaneo che avvisa del “controllo elettronico della velocità” e subito dopo dovrà esserci la pattuglia per fermare obbligatoriamente i trasgressori.
Tutto questo sulle strade urbane a una corsia per senso di marcia: senza cartello e pattuglia la multa è illegittima.
Alcuni modelli di Velo OK sono omologati per essere posizionati anche su strade extraurbane principali e ospitare il rilevatore di velocità. In questo la contestazione differita della violazione è consentita e legittima.
Secondo Federconsumatori, però, questi dispositivi sono poco efficaci e molto costosi: “Appare evidente come alcuni di questi “Velo Ok” siano addirittura inutilizzabili: pensiamo a quelli posti subito dopo un’intersezione dove non si può mettere il cartello di preavviso nei limiti imposti dalla legge (negli 80 metri tra il cartello e l’autovelox)“.
Per quanto riguarda i costi, invece, Federconsumatori fa notare che “il costo di questi box si aggira tra i 1.500 € e 2.500 € l’uno: decisamente costosi per essere solo degli “spaventa automobilisti”. Dal momento che non hanno una utilità sanzionatoria (perché senza cartello e pattuglia non possono multare) e sono molto costosi, ci chiediamo per quale motivo sempre più Comuni si stiano dotando di questi box. Se serve solo a scopo preventivo potrebbero cercare soluzioni più economiche, mentre se hanno l’intenzione di posizionare un vero autovelox perché non metterlo, a costo zero, sul cavalletto come fa la Polizia Stradale?”
Federconsumatori ricorda che, se è sempre giusto e doveroso rispettare i limiti di velocità, “anche i sindaci devono rispettare le regole e spendere i soldi pubblici nella maniera corretta“.
Anche perché una recente sentenza della Corte dei Conti ha condannato il comandante della Polizia Locale di Matera a pagare oltre 152.000 euro come risarcimento per aver posizionato un autovelox in modo irregolare, confermando che non si può derogare alla normativa pur di sanzionare l’automobilista indisciplinato.
La legge è legge per tutti.