Mercedes 300 SL: la rarissima “Gullwing” in alluminio vale quasi 7 milioni
Uno dei 24 esemplari a carrozzeria alleggerita costruiti nel 1955 è stata battuta per un equivalente di circa 6 milioni di euro all’asta RM Sotheby’s di fine gennaio in Arizona.
Quanto vale la leggenda? Tanto, tantissimo, soprattutto se ci si trova di fronte ad una vettura che – per oggettiva bellezza delle sue linee, rarità e contenuti considerati, all’epoca della sua realizzazione, come lo stato dell’arte della tecnologia automotive – rappresenta uno dei punti fermi della storia del motorismo. Tuttavia, una cifra multimilionaria cattura sempre l’attenzione dell’opinione pubblica: appassionati e non.
L’ultimo esempio, in ordine di tempo, arriva dall’Arizona, e più precisamente dall’Arizona Biltmore Resort di Phoenix, dove il martello del banditore dell’asta indetta da RM Sotheby’s ha aggiudicato per 6,8 milioni di dollari (corrispondenti a poco meno di 5,945 milioni di euro) una rarissima Mercedes 300 SL del 1955. Proprio la leggendaria coupé “Ali di Gabbiano”, progenitrice delle moderne “hypercar”.
Un esemplare “specialissimo”
La particolarità dell’esemplare protagonista dell’evento di oltreoceano organizzato dalla “Maison” sta nel fatto che si tratta di un’autentica “specialissima”: è, in effetti, una delle 24 unità a suo tempo costruite con una leggerissima carrozzeria in pannelli di alluminio, anziché nel più comune acciaio (da cui la denominazione “Leichtmetallausführung”, ovvero “metallo leggero”), e verniciata nel tradizionale Silver Grey Metallic “DB180”, che permise un risparmio di oltre 130 kg rispetto alla versione “standard”. Una tecnologia – ben conosciuta nel mondo delle competizioni e del più alto artigianato – che derivava in linea retta dall’impegno della “Stella a Tre Punte” nel motorsport.
Sa di corse come poche altre
Va ricordato che, a metà degli anni 50, Mercedes era vincente nel Campionato Mondiale per vetture Sport (che si aggiudicò, nello stesso e pur tragico 1955 rimasto una delle pagine più buie della storia delle corse per la tragedia avvenuta alla 24 Ore di Le Mans, con tre vittorie nel proprio carnet: Mille Miglia, Tourist Trophy e Targa Florio), ed in Formula 1 (due titoli Piloti: 1954 e 1955 – il Campionato Costruttori sarebbe arrivato nel 1958 –, entrambi con Juan Manuel Fangio).
Dal canto suo, Mercedes 300 SL “Gullwing” ebbe una lunga e valida carriera agonistica nella categoria GT, ed il progetto derivava in linea retta dalla 300 SL che alla Mille Miglia 1952 aveva conquistato il secondo posto assoluto (con Karl Kling) e la quarta posizione in classifica, con l’altrettanto leggendario Rudolf Caracciola.
L’unica esportata da nuova nel Continente africano
C’è di più, nello “storico” dell’esemplare venduto: la vettura (è stata la tredicesima delle 24 costruite nel 1955) venne ordinata, per l’utilizzo stradale (non in configurazione-gara, dunque) da Joseph Weckerlé, all’epoca rappresentante Mercedes a Casablanca (Marocco), che ne richiese l’allestimento con finiture in vinile blu e gabardina “L1”, rapporto al ponte di 3,42 per consentire le più elevate velocità, il tachimetro con fondoscala a 270 km/h, l’autoradio Becker, gli attacchi Rudge a gallettone centrale ed i finestrini in cristallo anziché in plexiglass.
È, in effetti, l’unica ad essere stata consegnata da nuova nel Continente africano. Dopo una ventina di anni, nel 1975 la 300 SL “Leichtmetallausführung” contrassegnata dal numero di telaio 5500332 venne venduta a Jack F. Brian di Dallas, che ne commissionò un restauro (peraltro poco “invasivo”: la vettura era stata mantenuta in buone condizioni: furono necessarie solamente alcune piccole riparazioni da stress sui pannelli in alluminio all’interno del vano motore) agli specialisti Paul Russell & Co. di Essex (Massachusetts), conosciuti all’epoca come “Gullwing Service”.
Il successivo proprietario fu Hyatt Cheek, che allora era direttore generale del Mercedes-Benz Club of America e la utilizzò in tutti gli eventi del sodalizio negli USA. Dopo un trentennio di appassionata cura, la “Alloy Gullwing” venne acquistata dall’ultimo proprietario nel 2014.
Si è rivalutata 100 volte!
La storia di questa straordinaria supercoupé di Stoccarda ci porta, dunque, in Arizona, con la sua vendita all’asta RM Sotheby’s. L’importo realizzato è – per l’assoluta esclusività di questo esemplare – di gran lunga superiore rispetto a quello ottenuto da un’altra 300 SL “sorella”, ma realizzata nel più comune acciaio, che al medesimo evento si è fermata “solamente” a 1,7 milioni di euro.
La rivalutazione del modello è in ogni caso sotto gli occhi di chiunque: un rapido calcolo dice che nel 1955 una Mercedes 300 SL costava – tenuto conto dell’inflazione – l’equivalente di circa 62.000 euro attuali. Questo significa che il valore dell’auto è aumentato di qualcosa come 100 volte.