Porsche 904 GTS: auto storica di alto collezionismo
Affidabile, robusta e innovativa, la Porsche 904 vanta importanti successi. Oggi è un’auto storica molto ricercata, che i collezionisti si contendono a suon di rilanci nelle aste internazionali.
La Porsche 904, nota anche come Carrera GTS, è una delle auto storiche più amate dai cultori della casa tedesca, disposti a sostenere spese di grande rilievo per assicurarsi la sua presenza in garage.
Questa vettura da gara, costruita tra il 1963 e il 1964, porta la firma di Butzi Porsche, figlio di Ferry e nipote di Ferdinand Porsche. In Italia viene ricordata per due importanti successi raccolti nel Campionato del Mondo Sport Prototipi del 1964: alla 1000 km di Monza e, soprattutto, alla mitica Targa Florio, dove la 904 si impose con Colin Davis e il barone Antonio Pucci al volante.
Il nobile madonita, di grande carisma e simpatia, era un punto di riferimento Porsche in Sicilia, sia per la preparazione della gara, che per l’affinamento di alcuni modelli che l’azienda tedesca provava prima di ogni edizione dell’eroica sfida isolana. Con lui la casa di Stoccarda raccolse il quinto successo alla Targa Florio, su undici complessivi, che ne fanno la regina dell’albo d’oro della corsa madonita.
La Porsche 904 godeva della spinta di un motore quattro cilindri da 2 litri di cilindrata (il Type 547 della 718), che sviluppava 180 cavalli di potenza. Fra le sue caratteristiche va menzionata la presenza di una carrozzeria completamente in vetroresina, su telaio in acciaio telaio a longheroni. Mai, prima di lei, altre vetture della cavallina di Stoccarda erano state plasmate in questo modo. Il risultato? Una grande leggerezza.
Quattro freni a disco rallentavano la foga del modello. Fra i punti di forza l’agilità, che dava valore aggiunto sulle strade del circuito siciliano. Per gli amanti delle curiosità, diciamo che il debutto agonistico della Porsche 904 avvenne alla 2000 km di Daytona del 1964, ma in modo infruttuoso, per noie tecniche che portarono al ritiro l’esemplare schierato dalla casa tedesca e condotto in pista da Chuch Cassel e Augie Pabst. A quello sfortunato esordio fecero seguito alcune vittorie, che riscattarono la delusione iniziale.
Sulla Porsche 904 il motore era disposto in posizione posteriore centrale ed era accoppiato a un cambio manuale a 5 marce. Alcuni esemplari ebbero un cuore a sei e otto cilindri, assumendo rispettivamente la sigla di 904/6 e 904/8. La prima versione delle ultime appena citate riceveva così il propulsore destinato ad equipaggiare inizialmente il modello, se non ci fossero stati alcuni ritardi nella preparazione.