Ferrari, un giorno a Maranello: la Nuova Meccanica e le linee di montaggio
Ferrari: gli impianti produttivi di Maranello e le sorprese che nascondono…
La Casa della Ferrari è un microcosmo unico al mondo. Certe cose accadono solo a Maranello, certe sorprese incredibili non te le puoi aspettare in nessun altro angolo del caleidoscopico universo dell’auto. E forse è proprio questo il modo migliore per raccontare la nostra intensissima full immersion nella sede del Cavallino: parlandovi di tutto quello che è stato imprevisto, che ci ha portato sulle labbra il più classico “nooo, dai” di stupore.
Oggi, giunti alla seconda tappa del nostro tour nel cuore della Ferrari, dovremmo forse raccontarvi in termini istituzionali tutto quello che riguarda la produzione delle vetture. Numeri, primati, eccellenze, livello tecnologico, qualità della vita sul posto di lavoro, dettagli delle operazioni produttive. Però dai. Come fai a rimanere impassibile quando ti giri e all’improvviso, così, casualmente, ti si para davanti agli occhi una specie di lucido miraggio come quello che vedete nelle foto?
Un raduno di simili rarità non ha paragoni al mondo. E pensare che si trovi nel mezzo della Nuova Meccanica, tra operai affaccendati e macchinari in continua attività, ti lascia davvero senza parole. Regina totale di questo parcheggio di gioielli, una delle sole tre 288 GTO Evoluzione tuttora esistenti al mondo. Cattiveria pura. Presenza distintamente percettibile, quasi capace di mettere a disagio con quella rabbia che solo una vera macchina da corsa può esprimere.
Ferrari, un giorno a Maranello: la Nuova Meccanica e le linee di montaggio
Il resto? Uno stratosferico corollario di pezzi capaci di tenere in piedi un museo da soli. Formula Cart dell’86 (una chicca di quelle per pochi…), 550 Barchetta, 599 GTB Panamerican 20.000, 612 Scaglietti 15.000 Red Miles Tour, F355 World Tour, 250 GT Lusso, F50, 288 GTO, 275 GTB/4, 360 GTC, 575 GTC. Mettetevi comodi, sgranate gli occhi e godetevi lo spettacolo.