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Gruppo FCA: Manley vede alleanze nel futuro

Illustrando i conti del primo trimestre 2019, Mike Manley ha dichiarato che vede opportunità significative per alleanze nei prossimi due o tre anni. La chiave è sulle piattaforme per le auto elettriche e ibride. Tutti pensano al Gruppo PSA. Utili, ricavi e consegne in calo. L’accordo con Tesla sui crediti per le emissioni vale 1,8 miliardi. Conclusa la vendita di Magneti Marelli, dividendo straordinario di 1,30 euro ad azione

La parola d’ordine per ogni costruttore automobilistico in questi e nei prossimi anni è certamente “elettrificazione”. A questa si aggiunge anche la questione “guida autonoma”. Ma si tratta di due giocattoli estremamente costosi e quasi nessuno può permettersi di affrontare investimenti di tale entità da solo. Il Gruppo FCA è ormai da anni alla ricerca di un partner strategico; un problema che già Sergio Marchionne aveva tentato di risolvere, senza risultato. L’attuale amministratore delegato Mike Manley si trova alle prese con la stessa incombenza, resa ancora più pesante dal peggiorato scenario normativo sulle emissioni, europee ma non solo. Negli ultimi mesi è salita alle cronache con una certa insistenza l’ipotesi di un’alleanza stretta fra Fiat-Chrysler e Gruppo PSA, in cui i protagonisti si sono scambiati ammiccamenti e smentite in uno scambio simile ad una partita di tennis. Ora è il turno di Manley: “Vedo opportunità significative“, ha detto il 3 maggio ad investitori ed analisti finanziari, durante la presentazione dei risultati di bilancio del primo trimestre 2019.

 

Gruppo FCA, Manley non esclude alleanza sulle auto elettriche con PSA

Le opportunità di cui ha parlato il capo di FCA sono soprattutto quelle che riguardano bobine e batterie, settore in cui l’azienda italo-americana parte con notevole ritardo sulla concorrenza. “Penso che i prossimi due o tre anni offriranno significative opportunità di allearsi con altri costruttori. FCA ricoprirà un ruolo attivo e costruttivo nel definire questo futuro“.

Frase molto diplomatica che volutamente si presta a qualsiasi interpretazione. Anche perché Manley non nomina PSA (e dall’altra parte delle Alpi nemmeno Carlos Tavares ha mai nominato FCA). Tuttavia, chiestogli in conferenza se considererebbe un accordo con PSA per utilizzare la piattaforma francese per le auto elettriche, il CEO di FCA ha risposto “assolutamente“. Attualmente la collaborazione tra FCA e PSA è sui veicoli commerciali.

 

Trimestrale FCA, utili in calo

Nel primo trimestre 2019 l’utile netto del Gruppo FCA è stato di 508 milioni di euro, in calo del 47% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, così come l’EBIT adjusted (utile operativo prima di interessi e tasse, calcolato con procedura che esclude le componenti straordinarie), -29% a 1,067 miliardi. La cifra è leggermente inferiore a quando gli analisti si attendevano. I ricavi netti ammontano a 24.481 milioni, -5%. Le consegne globali sono quantificate in 1.037.000 veicoli, -14%.

L’azienda spiega che il calo degli utili è dovuto alla produzione concomitante della Jeep Wrangler di vecchia e nuova generazione avvenuta nel primo trimestre 2018 e alla transizione verso una nuova strategia commerciale in Europa. I minori volumi di vendite a livello globale sono stati compensati dalla crescita sostenuta del marchio RAM negli USA: ciò significa soprattutto RAM 1500, lo storico pick-up. E’ calato invece di molto l’utile del marchio Maserati, -87%, particolarmente a causa della debolezza sul mercato cinese. Manley ha specificato che si attende un miglioramento nella seconda metà dell’anno. Sono confermati gli obiettivi di bilancio (6,7 miliardi di EBIT adjusted); è per questo che venerdì il titolo è salito del 6,2% a New York (la maggiore crescita giornaliera dall’inizio dell’anno) e di circa il 5% a Milano.

L’Europa è un punto particolarmente debole, dove la perdita trimestrale ammonta a 19 milioni, a causa dei minori volumi di vendita (317mila veicoli, circa 44mila in meno). Inoltre, per scongiurare le multe dell’UE in caso di sforamenti dei limiti di emissioni di CO2 nei prossimi anni, FCA sta unendo la propria flotta con quella di Tesla, un investimento di circa 1,8 miliardi di euro per acquisire crediti sulle emissioni. Infine, il 2 maggio è stata completata la vendita della Magneti Marelli alla giapponese Calsonic Kansei, conclusa con un incasso di 5,8 miliardi di euro in contanti. Ciò ha consentito la distribuzione di un dividendo straordinario agli azionisti del valore di 1,30 euro per azione.