Sicurezza Stradale: il rapporto dell’Osservatorio Continental
Il primo osservatorio di Continental sulla sicurezza stradale vede gli automobilisti italiani rispettosi delle regole e fiduciosi sulle loro capacità al volante.
Attenti alle regole, fiduciosi sulle loro capacità ma preoccupati dalla distrazione altrui: è quanto emerge dal primo osservatorio di Continental sulla sicurezza stradale, realizzato in collaborazione con Euromedia Search. Il contesto in cui viviamo indica il 93% (dati Ocse) degli incidenti è riconducibile al comportamento del guidatore, mentre il restante 7% deriva da altri fattori, come fenomeni metereologici o circostanze imprevedibili. L’essere umano è quindi l’attore protagonista sulla sicurezza stradale. L’osservatorio di Continental è stato realizzato con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di adottare comportamenti sicuri.
“Si tratta di un osservatorio che poggia la propria origine nel DNA aziendale di Continental – spiega Alessandro De Martino, Amministratore Delegato di Continental Italia – che da oltre 140 anni fa della sicurezza su strada e dell’innovazione tecnologica la propria missione, investendo e producendo, oltre agli pneumatici, tecnologie per rendere i veicoli e le strade sicure e arrivare a “Vision Zero” ovvero una mobilità a zero vittime, zero feriti e zero incidenti sulla strada.
Dallo studio, che ha coinvolto tutti i tipi di utenti delle strade (pedoni, ciclisti, automobilisti etc..), emerge un dato contraddittorio: l’auto è considerata il mezzo di trasporto più sicuro per sé (44,1%), ma allo stesso tempo il più pericoloso vista la paura di essere investiti espressa dal 68% degli intervistati. Quasi l’80% degli automobilisti italiani tuttavia non considera sé stesso come un pericolo per gli altri definendosi “rispettoso delle regole indipendentemente dalla presenza di un controllo”, oltre ad essere assolutamente sicuro delle proprie capacità (l’87,4%) mentre è alla guida del proprio mezzo di trasporto..
A calamitare la fiducia per raggiungere una maggiore sicurezza stradale è, in primis, il senso di responsabilità degli automobilisti (34,9%), mentre una maggiore severità da parte delle Forze dell’Ordine attraverso una presenza più estesa sulle strade è il fattore principali per il 16,7%. Il 15,5% ripone invece la propria fiducia nel progresso tecnologico delle aziende che producono automobili e pneumatici, che porterà ad un’evoluzione in grado di dar vita a nuovi sistemi che aiutino a frenare per tempo e in maniera efficace, oltre a sistemi per il controllo della stabilità in caso di frenata e a sensori di rilevazione della stanchezza.
“Condividere la strada in sicurezza è per Continental un diritto di tutti ed è l’obiettivo al centro delle attività del Gruppo che, mentre continua a lavorare allo sviluppo di tecnologie e innovazioni in un’ottica di automazione, è fortemente convinto che a nulla possano servire i grandi investimenti nella ricerca se, alla base, non si investe sulla percezione della sicurezza da parte dell’uomo che attualmente è e rimane l’elemento cardine dell’ecosistema strada. Questo impegno è alla base dei programmi e dei progetti dell’azienda in Italia e nel mondo. Il nostro progetto di sensibilizzazione sfrutterà – nei prossimi due mesi – la potenzialità di due importanti piattaforme di comunicazione: BluE – l’evento che porta a Milano durante la Design Week il tema della mobilità elettrica – e il Giro d’Italia 2019 – di cui saremo Safety Sponsor. Portare all’attenzione di tutti un tema che coinvolge ognuno di noi e che, come dimostrato, richiede che non si abbassi la guardia, è il nostro obiettivo.” conclude Alessandro De Martino.