Saab: Antonov entra nel capitale. Importanti fondi in arrivo per la casa svedese
Il governo svedese ha dato il suo via libera all’ingresso di Vladimir Antonov nel capitale Saab, sbloccando così una situazione che ha fatto temere il peggio per la casa di Trollhättan. Certo, il pericolo non è ancora scampato (Spyker ha dimostrato a sé stessa e al mondo che tenere le redini di una grande casa
Il governo svedese ha dato il suo via libera all’ingresso di Vladimir Antonov nel capitale Saab, sbloccando così una situazione che ha fatto temere il peggio per la casa di Trollhättan. Certo, il pericolo non è ancora scampato (Spyker ha dimostrato a sé stessa e al mondo che tenere le redini di una grande casa automobilistica non è affare da poco), ma quella di oggi è senza dubbio una buona notizia, quantomeno sul piano finanziario.
Stoccolma ha dunque superato le incertezze legate alla figura del magnate russo, da più parti accusato di eccessiva vicinanza con ambienti della criminalità organizzata internazionale. E la cosa non può che far piacere a Spyker: “Siamo riusciti a ricostruire la reputazione di Antonov -che tanto ha dato a Spyker dal 2007- nel corso di un anno di duro lavoro”, ha esultato Victor Muller, il numero uno della casa.
Ora Saab, qualora tutto dovesse andare in porto secondo programmi, dovrebbe poter contare su una disponibilità di risorse liquide più stabile dell’attuale. In ogni caso, la proprietà continua a cercare fonti di finanziamento ulteriori per meglio garantirsi una regolare operatività, anche perché il placet odierno dovrà essere ratificato anche dalla Banca Europea degli Investimenti, che ha erogato durante la crisi un congruo prestito in favore di Saab.
“Infine”, si legge nella nota stampa diramata oggi da Spyker, “proseguono i negoziati sul piano finanziario e su quello della fornitura di tecnologie con vari partner strategici, comprese alcune case automobilistiche cinesi”. La casa in sostanza, conferma ufficialmente quanto anticipato ieri da un portavoce Saab, che parlando con auto, motor und sport aveva anticipato proprio l’apertura di questo fronte cinese.