Portabilità targhe: Toninelli la promette ma c’è già
Il ministro alle Infrastrutture annuncia in Senato l’introduzione della possibilità di trasferire la targa da un veicolo all’altro. La norma è già contenuta da diversi anni nel Codice della strada ma la mancanza di un regolamento attuativo ne ha impedito l’applicazione
Portabilità targhe? Il ministro alle Infrastrutture e ai trasporti Danilo Toninelli l’ha annunciata il 21 marzo al Senato (dove rispondeva ad una mozione di sfiducia presentata da PD e Forza Italia, poi respinta dall’Aula) come “una di quelle innovazioni che avvicinano il mio ministero alla vita di tutti e di cui vado fiero“. Piccolo dettaglio: quella legge esiste già, dal 2010. Ma ha fatto la fine di tante altre leggi che in Italia non convincevano chi aveva il dovere di applicarle, oppure considerate non abbastanza importanti per assegnare loro la giusta priorità burocratica. Una legge che c’è ma non c’è.
Portabilità targhe: il Codice della strada
La portabilità delle targhe è prevista dal Codice della strada. La legge numero 120 del 29 luglio 2010 ne ha modificato l’articolo 100, introducendo il comma 3-bis. Esso stabilisce che le targhe dei veicoli “sono personali, non possono essere abbinate contemporaneamente a più di un veicolo e sono trattenute dal titolare in caso di trasferimento di proprietà, costituzione di usufrutto, stipulazione di locazione con facoltà di acquisto, esportazione all’estero e cessazione o sospensione dalla circolazione“.
Perfetto, ma allora come mai nessuno stacca la targa dall’auto che vende e la applica al veicolo nuovo? Perché la stessa legge ha stabilito che tale provvedimento sarebbe diventato operativo solo dopo l’adozione di un regolamento attuativo, da emanare entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge stessa. Sono passati quasi 9 anni e quel regolamento nessuno l’ha visto. Quindi le targhe restano ben avvitate al portatarga. Toninelli nel suo intervento non ha aggiunto particolari. Quindi al momento non si sa quando (o se) questo regolamento possa essere varato, né con quali modalità.