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Lexus CT200h: prova su strada

Come promesso ieri, ecco il resoconto della prova della nuova Lexus CT200h sulle strade di Lisbona. Prima considerazione appena saliti a bordo: è una Lexus, e si vede. Qualità percepita dei materiali decisamente alta, a partire dal volante in pelle con cuciture a vista, così come l’attenzione a tanti piccoli dettagli.Sedili avvolgenti e comodi, la


Come promesso ieri, ecco il resoconto della prova della nuova Lexus CT200h sulle strade di Lisbona. Prima considerazione appena saliti a bordo: è una Lexus, e si vede. Qualità percepita dei materiali decisamente alta, a partire dal volante in pelle con cuciture a vista, così come l’attenzione a tanti piccoli dettagli.

Sedili avvolgenti e comodi, la cui regolazione viene effettuata elettricamente. Buona la posizione di guida, con tutti i comandi a portata di mano. Bello il cruscotto con strumenti decisamente evidenti, dal forte contrasto con il nero di sfondo; snello ma ricco di contenuti, è rifinito in ogni dettaglio. Gli elementi visivi, come il display del navigatore, sono raccolti nella zona superiore. Al centro del montante centrale è posto il pomello per selezionare le tre modalità di guida: normale, Eco e Sport. A queste si aggiunge la modalità “EV”, completamente elettrica.

Premuto il pulsante “Start”, ed avendo selezionato la “marcia” D, si può partire. I primi metri percorsi sfruttano completamente il motore elettrico. La modalità “EV” si può inserire solo da fermi, a patto che lo stato di carica della batteria sia sufficiente. Consente di viaggiare per circa 2 Km in totale di assenza di consumi ed emissioni, nel silenzio più assoluto e ad una velocità massima di 45 Km/h. Nel caso in cui si superi questa velocità, o si necessiti comunque di una accelerazione maggiore, la modalità “EV” viene disabilitata automaticamente. Non c’è da aspettarsi prestazioni da auto sportiva in questa modalità: come avrete intuito viene usata essenzialmente in città, quando si è “in colonna”. Il motore elettrico fornisce energia unicamente quando serve ed è ovviamente “spento” nei momenti in cui l’auto è ferma: l’ideale, appunto, quando si percorrono strade nelle quali il traffico la fa da padrone.





Rimanendo nell’ambito della riduzione di consumi ed inquinamento, abbiamo per prima cosa provato la modalità ECO. In questo caso viene ridotta la reattività della farfalla così come il controllo dell’aria condizionata viene ottimizzato in modo da prediligere l’economicità. Con la modalità ECO il comportamento della vettura è placido, nel vero senso della parola: calmo, tranquillo e senza preoccupazioni. Un aspetto, questo, segnalato anche dal colore blu della retroilluminazione degli strumenti. Una modalità da utilizzare nella classica gita fuori porta, quando la fretta non è la vostra fonte di preoccupazione. In questo caso il cambio automatico aiuta ancora di più l’aspetto “easy” della modalità ECO.




Agendo sulla manopola centrale, si passa istantaneamente alla modalità SPORT. Il colore della retroilluminazione passa al rosso e come per magia il monitor eco drive, che indica quanto la guida sia “eco” in ogni istante, si trasforma in un contagiri. In questo caso avremo un atteggiamento di guida più dinamico, massimizzando le prestazioni e l’agilità. La centralina del sistema ibrido aumenta il voltaggio di 150v arrivando quindi fino a 650v, incrementando la potenza totale della trasmissione. I giri del motore vengono mantenuti a ritmi più elevati, mentre le impostazioni della farfalla e del Servosterzo Elettrico (EPS) vengono modificate per assicurare una maggiore reattività agli input da parte del guidatore. Inoltre, si ha un funzionamento meno intrusivo da parte dei sistemi di Controllo della Stabilità del Veicolo (VSC) e del Controllo della Trazione (TRC). Come già accennato, il passaggio è immediato, e questo può essere utile in situazioni nelle quali è necessaria più prontezza di risposta da parte della vettura. La modalità SPORT dona quindi quel pizzico di aggressività in più che ci vuole, considerando comunque la vocazione ambientale di questo modello.




L’ultima modalità, anche se potremmo chiamarla sotto-modalità, è la “B” selezionabile con il cambio al posto della “D”. In questo caso la ricarica della batteria è accentuata in tutte le situazioni di decelerazione, così come il freno motore nelle discese: l’effetto è avvertibile anche a livello sonoro con un certo aumento della rumorosità.

Su un percorso misto, costellato da improvvisi temporali e raffiche di vento, la CT200h si è ben comportata. Silenziosa e sempre confortevole, ha dimostrato una buona tenuta di strada anche sul bagnato, mentre tutti i sistemi di controllo fanno il loro dovere in caso di frenate improvvise.




Per quanto riguarda il sistema di bordo, questo viene comandato tramite un piccolo joystick posto sulla consolle centrale; sono comunque presenti per il guidatore i comandi al voltante. Ai più tecnologici farà piacere sapere che l’impianto audio è compatibile con iPod e iPhone, ma la sorpresa in più è un hard disk sul quale memorizzare i nostri brani preferiti. C’è però da dire che la presa USB non sembra in una posizione felice, così come non è ben studiata la possibilità di un alloggiamento per il telefono o comunque un lettore MP3 collegato alla presa USB stessa. Per quanto riguarda i passeggeri posteriori, la sistemazione è comoda, merito anche della lunghezza del passo è di 2.600 mm. Tra l’altro, non importa quanto siano ingombranti i passeggeri posteriori: inserendo la retromarcia si accende la telecamera posteriore con l’assistenza grafica per il parcheggio. Da segnalare il bagagliaio su due livelli; la capacità di stivaggio di è di 375 litri, incrementabile fino a un massimo di 985 litri con l’abbassamento dei sedili posteriori.




Personalmente, ammetto di essermi fatto prendere la mano dal fattore “ECO”. Perchè se ci pensate bene questa sigla può significare sia Ecologico, sia Economico. Da una parte le ovvie ragioni ambientali, dall’altra quel pizzico di attitudine al risparmio che penso ci sia in ognuno di noi. Se all’inizio della prova, il mio pensiero era andato alla modalità “SPORT” devo dire che, successivamente, mi sono invece lasciato conquistare dal monitor eco drive e dalla sua lancetta. A livello personale, potrei perfino spingermi a dire che la mia modalità preferita è la ECO-B, la più risparmiosa. Eppure, credetemi, non ho discendenze scozzesi…

LEXUS CT200h
+ Emissioni bassissime: “cleanest car in the world”.
+ Qualità dei materiali e cura dei dettagli

– Sistema di bordo con navigatore non intuitivo
– Posizionamento presa USB





































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