BMW-Mini: entro il 2016 tredici modelli a trazione anteriore?
Con il senno del poi è facile attribuire il significato corretto alle parole di Norbert Reithofer, amministratore delegato BMW. La sua ammissione (“L’80% dei possessori di una Serie 1 è convinto di guidare una vettura a trazione anteriore”) si è rivelata fondamentale nell’aprire un vaso di Pandora, innescando così la nuova strategia del costruttore bavarese.
Con il senno del poi è facile attribuire il significato corretto alle parole di Norbert Reithofer, amministratore delegato BMW. La sua ammissione (“L’80% dei possessori di una Serie 1 è convinto di guidare una vettura a trazione anteriore”) si è rivelata fondamentale nell’aprire un vaso di Pandora, innescando così la nuova strategia del costruttore bavarese. Secondo quanto riferisce Car, entro il prossimo quinquennio BMW e Mini proporranno ben tredici vetture a trazione anteriore, molte delle quali strettamente imparentate fra loro.
Nel 2014 romperà il ghiaccio la Serie 1 GT, che beneficerà dello schema “tutt’avanti” per garantire maggior spazio e flessibilità. Da questa inedita multispazio nascerà poi la Mini Clubman di seconda generazione (2015), più voluminosa rispetto alla serie attuale e proposta con una tradizionale carrozzeria a cinque porte. Il costruttore dell’Elica utilizzerà la trazione anteriore anche per la Serie 1 III (2017-2018), per una MPV compatta avversaria della Mercedes Classe B e conosciuta finora come “Fast” (2016) e per la spider Z2 (2016), che la rivista inglese paragona – non senza ironia – alla Lotus Elan. Saranno FWD anche le X1 II ed una misteriosa compatta battezzata “Joy”.
Nel 2013 arriverà la Mini Cooper III e potrà usufruire dei nuovi motori tre cilindri, mentre nel 2016 verrà lanciata la Mini-Mini fedele – quantomeno nelle intenzioni – al progetto originario di Alec Issigonis. Fra cinque anni debutteranno anche le Countryman II, le Coupé e Roadster di seconda generazione ed un inedito veicolo polifunzionale ad oggi denominato Mini Activity Tourer.