Andrea Formica parla dei prossimi 36 mesi di Fiat
Vi riportiamo i tratti salienti di un’ interessante intervista fatta da Repubblica ad Andrea Formica, ad Fiat automobiles, sul futuro imminente della casa. Ciò che traspare dalle parole di Formica è che, ad oggi, il fulcro dell’azienda si chiama Fiat 500 ed è l’auto da cui partire: “E’ il centro di gravità del marchio. Molte
Vi riportiamo i tratti salienti di un’ interessante intervista fatta da Repubblica ad Andrea Formica, ad Fiat automobiles, sul futuro imminente della casa. Ciò che traspare dalle parole di Formica è che, ad oggi, il fulcro dell’azienda si chiama Fiat 500 ed è l’auto da cui partire: “E’ il centro di gravità del marchio. Molte delle decisioni devono passare attraverso la 500. È un prodotto apprezzato ovunque, che ha visibilità e personifica il marchio. La prova è che quando siamo entrare in nuovi mercati, il primo modello a cui abbiamo pensato è stato la 500. Quello che dobbiamo fare da adesso in poi è andare oltre la 500”. Andare oltre la 500 si traduce in “tornare a parlare di Fiat e dei suoi prodotti. Questa è la partita e per questo dobbiamo scendere in campo. Quest’anno attraverso una semplificazione della gamma e la trasparenza dei prezzi. Nel 2012 con una sequenza di nuovi prodotti che pensiamo possano ridare competitività e desiderabilità al marchio”
Nel 2011 “usciranno di produzione Croma, Multipla, Ulysse, Seicento e Punto Classic che nel 2010 valevano complessivamente circa 50 mila unità. Ma questo non ci preoccupa perché potremo focalizzare l’interesse sui modelli esistenti e sul Freemont, il nuovo crossover Fiat in vendita dal prossimo trimestre. Un’auto che ci consentirà di competere anche in un settore, per altro in grande crescita, dove eravamo assenti”. A specifica domanda dell’intervistatore circa un possibile arrivo di una nuova generazione di Multipla, Formica risponde “Nel futuro non è escluso un suo ritorno. O almeno a un concetto del genere. Nel 2012 arriverà un modello che al momento si chiama L0 che potrebbe anche rappresentare un’evoluzione molto moderna di quella tipologia di prodotto”
Il problema rimane il segmento C, quello della Bravo, che rappresenta per Fiat l’anello debole delle vendite: “È previsto il lancio della nuova Bravo nel 2013 (insieme alla nuova Punto ed alla citycar). Nel frattempo però nello stesso segmento, all’interno del gruppo, è arrivata la Giulietta. In questo caso l’accoglienza è stata lusinghiera ed entro quest’anno saranno già 100 mila le unità vendute. Dobbiamo però pensare anche ad uscire da queste divisioni tradizionali dei veicoli. Esistono infatti dei trend globali che trascendono queste caratteristiche. Il downsizing, per esempio, sta cambiando la segmentazione tradizionale. Così come le forme. Basti pensare al successo della Qashqai di Nissan che non appartiene a nessun segmento e che è stata capace di attrarre clienti di ogni genere e con esigenze diverse”
Via | Repubblica (Grazie al nostro lettore “bibo” per la segnalazione)