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Hyundai iX35 2.0 CRDi 136 CV: Long Drive Test

Dopo averla “assaggiata” alla presentazione ufficiale, abbiamo organizzato un test approfondito della nuova Hyundai ix35. Nella categoria dei SUV, questo nuovo modello, rappresenta uno degli ultimi arrivati oltre che una delle proposte con il prezzo più basso. La motorizzazione oggetto della nostra prova (su strada, in pista e in fuoristrada) è stata il 2.0 CRDi


Dopo averla “assaggiata” alla presentazione ufficiale, abbiamo organizzato un test approfondito della nuova Hyundai ix35. Nella categoria dei SUV, questo nuovo modello, rappresenta uno degli ultimi arrivati oltre che una delle proposte con il prezzo più basso. La motorizzazione oggetto della nostra prova (su strada, in pista e in fuoristrada) è stata il 2.0 CRDi da 136 CV, il powerstep meno potente della gamma diesel da 2.000cc, mentre da fine dicembre è disponibile anche una versione turbodiesel da 1.700cc e 115Cv.

Apparsi sulla scena motoristica ormai da diversi anni ed inizialmente riservati a segmenti di fascia alta, i SUV hanno progressivamente allargato il loro segmento di influenza diventando disponibili anche per modelli di costi e cilindrate più contenute. Spesso contestati perché a metà strada tra una jeep e una station wagon, faticano a volte ad eguagliare i pregi di entrambe e ne amplificano a tratti i difetti.

L’evoluzione di questi veicoli ha però permesso di realizzare dei mezzi più efficienti sia sotto il profilo dinamico che sotto quello del bilancio energetico: i nuovi motori di bassa cubatura ed elevata potenza poi, hanno dato una mano nel permettere a questa tipologia di vetture di diventare più leggere, più economiche nel consumo di carburante (loro storico punto debole) e più efficaci anche dal punto di vista dinamico, sia in fuoristrada che su terreni asfaltati.

Hyundai iX35 2.0 CRDi 136 CV

Hyndai IX35 2.0 CDR
Hyndai IX35 2.0 CDR
Hyndai IX35 2.0 CDR
Hyndai IX35 2.0 CDR
Hyndai IX35 2.0 CDR
Hyndai IX35 2.0 CDR
Hyndai IX35 2.0 CDR
Hyndai IX35 2.0 CDR

Hyndai IX35 2.0 CDR
Hyndai IX35 2.0 CDR
Hyndai IX35 2.0 CDR
Hyndai IX35 2.0 CDR

Questi sviluppi hanno fatto lievitare con il tempo il numero di proposte nel segmento e salire progressivamente i volumi di vendita, proponendo mezzi più razionali e accessibili, ma soprattutto meno estremi (per non dire anacronistici…) dal punto di vista degli ingombri, dei pesi e dei consumi.

Per indagare a fondo (ed in sicurezza) il comportamento dinamico di queste auto, abbiamo sottoposto la nostra ix35 (prima candidata di questo tipo di test con i suoi 5.100 esemplari venduti nel 2010 ed una lista d’attesa piuttosto lunga proprio per questa 2.0 CDRi 4WD) ad una serie di prove piuttosto impegnative. Siamo così passati dall’utilizzo in circuito a quello urbano, dai lunghi trasferimenti autostradali ai fondi più morbidi come fango, terra e sabbia.

La versione scelta per tale test, dotata di cambio manuale, è una delle ultime arrivate e rappresenta una proposta moderna sotto molti degli aspetti citati in precedenza: costo d’acquisto relativamente contenuto, razionalità e soprattutto valori di peso a secco più “umani”. Si potrebbe dire che la differenza sta intorno al numero “2000”, perché i modelli appartenenti a questo segmento propongono cilindrate massime di due litri e pesi inferiori ai 2000 kg.

Altra differenza rispetto a molti SUV di taglia più grossa è nella trazione, che qui non è una 4×4 permanente, ma una due ruote motrici con l’ausilio delle altre due solo in caso di necessità, cioè quando vi è uno slittamento delle anteriori la potenza viene via via ripartita anche al posteriore. Vi sono peraltro tante versioni ed allestimenti dove la trazione integrale non è prevista (2WD). Su alcune versioni inoltre, la trazione integrale non è prevista. Questo farà rabbrividire i puristi del fuoristrada, ma considerando che il 90% di questi veicoli viene utilizzato in città o in autostrada la scelta appare più sensata.

Nel caso della ix35, il trasferimento di potenza alle ruote posteriori avviene solo in caso di perdita di aderenza delle anteriori oppure anche senza slittamento ma solo nel caso in cui si selezioni la apposita modalità di blocco del differenziale. Anche in questo caso però la trazione integrale resta attiva solo fino alla velocità di 50 km/h. Ma passiamo ad analizzare i singoli aspetti di dettaglio.

ESTETICA

L’ix35 si allontana dal classico design a due volumi a favore di una design che richiama nella vista laterale lo stile delle “coupé rialzate”, come alcuni SUV più sportivi di recente diffusione. A contribuire all’assottigliamento visivo delle linee, i vetri laterali, proporzionalmente stretti in direzione verticale e lunghi e affusolati in direzione orizzontale. Tutti elementi sottolineano la “sterzata” stilistica del modello rispetto ai precedenti Tucson e Santa Fe.

“L’iX35 è caratterizzato da un design innovativo, con segnali che indicano chiaramente lo styling delle future Hyundai destinate all’Europa”, afferma Thomas Buerkle, Chief Designer di Hyundai Motor Europe. “I nostri designers europei (con base a Francoforte) hanno ripreso la maggior parte degli elementi stilistici già presenti sulla concept car ix-onic presentata al Salone di Ginevra 2009”.

L’ix35 introduce un nuovo linguaggio “made in Hyundai” – la Scultura Fluida. Il salto in avanti compiuto dal marchio coreano soprattutto dal punto di vista estetico, sposando linee moderne e filanti dallo stile prettamente europeo, è indubbio. “Pur essendo più basso del Tucson, l’iX35 è più lungo e più largo. I volumi aggiuntivi così ottenuti hanno permesso di ricavare tanto spazio interno in più per tutti gli occupanti”.

L’iX35 è inoltre il precursore di un nuovo elemento stilistico, l’inedita griglia anteriore esagonale, che contraddistingue i nuovi modelli Hyundai destinati all’Europa, primo tra questi la nuova ix20 e poi la nuova coupè “asimmetrica” Veloster.

INTERNI

La struttura ad “X” del cruscotto conferisce un tono molto particolare all’abitacolo, caratterizzato anche dalla strumentazione con illuminazione blu. Altro elemento di riconoscimento sono le superfici interne di color argento metallizzato della console centrale e del volante destinati a diventare un vero “marchio di riconoscimento” dei modelli Hyundai.

Per la tappezzeria si può scegliere fra il nero integrale o per il nero abbinato ai sedili marroni. La versione Classic si presenta con allestimenti in tessuto, mentre le Comfort e le Style sono equipaggiate di serie una combinazione di pelle (laterale) e tessuto lavorato (seduta). Gli interni completamente in pelle sono disponibili come optional e installati sulla vettura della nostra prova.

Per aumentare ulteriormente la percezione di ariosità nell’abitacolo, è disponibile come optional un doppio tettuccio panoramico elettrico (1.000 Euro) , presente sul modello del nostro test e molto utile e piacevole da utilizzare. Il doppio tetto in vetro è composto da due pannelli di cristallo con filtro UV, che scorre dai sedili anteriori a quelli posteriori con tante possibilità di inclinazione, scorrimento ed eventuale apertura completa della porzione anteriore.

Sotto il tetto è installata una tendina regolabile, che permette di variare a piacimento la quantità di luce. Il volante è di tipo multifunzione a quattro razze in morbido poliuretano oppure nella versione in pelle. Il Bluetooth è sempre di serie. Disponibile anche la regolazione telescopica e dell’altezza, i comandi audio e quello relativo alla velocità di crociera – sulle versioni Comfort e Style.

Non tutta l’ergonomia dei comandi è perfetta: Il tasto “Info”, che modifica i dati visualizzati sul menu, è posto sul cruscotto sul lato sinistro dietro il volante in posizione non certo comoda da azionare, ed è anche privo di retroilluminazione, risultando quindi più difficile da trovare di notte. L’impianto audio con 6 altoparlanti include la radio con RDS, lettore CD, quattro altoparlanti e due tweeter, con possibilità di collegare un lettore MP3 e connettività per USB e iPod.

La versione Style della nostra prova era accessoriata con un nuovissimo navigatore satellitare con schermo LCD TFT da 6,5″, con Bluetooth e riconoscimento vocale, abbinato ad un ulteriore amplificatore esterno e ad un woofer inserito nel rivestimento laterale del bagagliaio. A questa configurazione si abbina la pratica telecamera di sicurezza montata sul portellone posteriore, utilissima per le manovre in retromarcia.

Il sedile posteriore è sdoppiato (60:40) e gli schienali si abbattono direttamente sul cuscino, per creare un’area praticamente piatta, che si estende fino al vano bagagli. La capacità di carico è al vertice della categoria: da 591 litri con i sedili posteriori occupati, fino a 1436 litri una volta abbattuti gli stessi.

Tutte le versioni sono equipaggiate di serie con una tendina copribagagli arrotolabile, perfettibile nella maniglia di azionamento. Il fondo del pianale invece è dotato di una pratica rete elastica per gli oggetti più piccoli. Come vani aggiuntivi vi sono il cassetto portaoggetti (raffreddato ed abbinato all’aria condizionata), i portabicchieri nella zona del freno a mano e le classiche tasche portaoggetti sulle quattro porte. Inoltre, il sedile posteriore dispone del bracciolo centrale ripiegabile con doppio portabicchieri.

Hyndai IX35 2.0 CDR
Hyndai IX35 2.0 CDR
Hyndai IX35 2.0 CDR
Hyndai IX35 2.0 CDR

MECCANICA

La silenziosità di marcia appare decisamente migliorata rispetto a quella della Tucson. Il guscio della scocca totalmente riprogettato, la maggior quantità d’acciaio ad alta resistenza e tanti altri elementi strutturali saldati su misura, rendono il veicolo più rigido e sicuro. Ma riducono anche le vibrazioni trasmesse all’auto dalla superficie stradale e dalla meccanica.

In particolare, gli attacchi superiori dei montanti McPherson anteriori, gli attacchi frontali dei tiranti posteriori, i montanti ed i passaruota posteriori sono le aree della scocca su cui sono stati concentrati la maggior parte degli interventi di rinforzo e di assorbimento della rumorosità meccanica utilizzando anche nuovi materiali fonoassorbenti. Ottima per questo l’insonorizzazione meccanica, anche se alle alte velocità insorge una certa rumorosità aerodinamica.

La ix35 utilizza una trazione integrale con un singolo rapporto di trasmissione, che eroga il 100% della coppia motore alle ruote anteriori durante la marcia normale in città e in autostrada. In questa modalità, i consumi risultano notevolmente migliori rispetto alla marcia con la trazione integrale inserita.

Se una delle ruote anteriori perde aderenza, una percentuale della coppia motrice viene trasferita immediatamente alle posteriori. Per una trazione ancor più efficace, il conducente può selezionare manualmente la modalità di bloccaggio, che ripartisce la coppia 50/50 tra gli assi per una maggiore stabilità, conservando tale ripartizione fino alla velocità di 40 km/h. Tra gli aiuti elettronici infine, vanno ricordati l’Hillstart Assist Control (HAC) ed il Downhill Brake Control (DBC).

EQUIPAGGIAMENTI

Fra le dotazioni di sicurezza attiva troviamo l’ESP, un nuovo sensore di ribaltamento che attiva gli airbag laterali, quelli a tendina ed i pretensionatori delle cinture, un dispositivo di serie come sono del resto ABS, EBD e gli otto airbag. Il navigatore con schermo da 6,5”, la telecamera posteriore, i sensori di parcheggio sono di serie sulla Style, mentre; il tetto panoramico è optional. Ma anche i cristalli oscurati (di serie dalla Comfort) erano dotazioni presenti sull’auto in prova.
Su tutta la gamma è disponibile il vivavoce Bluetooth con riconoscimento vocale, dall’allestimento Comfort la dotazione include anche i rivestimenti in pelle per volante e cambio, i sedili anteriori e posteriori riscaldati, il clima automatico bizona con ionizzatore ed il cruise control.
Valida infine la formula della garanzia “Tripla 5” con chilometraggio illimitato (garanzia, assistenza stradale e check-up gratuiti) che offre la Casa coreana sulle sue nuove vetture.

Hyndai IX35 2.0 CDR
Hyndai IX35 2.0 CDR
Hyndai IX35 2.0 CDRHyndai IX35 foto in pista

SU STRADA

Promosso senza mezzi termini il comportamento stradale della nuova ix35, che unisce facilità di guida ad un elevato livello di confort. Nella guida in pista abbiamo messo a nudo il suo comportamento, che al limite si rivela naturalmente sottosterzante, e abbiamo poi indagato sulla sincerità di reazione e la controllabilità del mezzo anche con forti carichi laterali, poiché proprio la massa elevata dell’auto può rappresentare un limite quando ci si avvicina alla massima tenuta laterale o quando si mette in crisi l’assetto con forti trasferimenti di carico.

In queste condizioni abbiamo monitorato come le sospensioni e l’autotelaio gestiscano i fenomeni di beccheggio e rollio. Per fare questo è indispensabile poter ripetere le manovre più volte con lo stesso raggio di curvatura a parità di condizioni esterne, effettuando le prove a velocità via via crescenti e monitorando contemporaneamente sia l’accelerazione laterale che l’angolo di rollio.

Tutte situazioni queste verificabili solo nell’utilizzo in circuito. Il risultato è stato un comportamento dinamico decisamente buono con una tenuta laterale in termini di carico e di accelerazioni piuttosto buone e allineate a quelle di una berlina media. Le sospensioni dalla corsa lunga innescano un evidente beccheggio mentre il rollio è percentualmente più contenuto.

Nonostante l’ampia escursione, le sospensioni non innescano spiacevoli fenomeni di “rimbalzo” restando sempre ben frenate nella corsa in estensione. Troviamo quindi una molla mediamente confortevole associata a un’idraulica piuttosto frenata. In autostrada questo consente di fidarsi dell’anteriore anche sui curvoni in discesa percorsi a maggiore velocità, senza che i raccordi stradali pregiudichino la stabilità del mezzo in fase di appoggio.

Sullo stretto o su strade di montagna la ix35 è favorita da un assale posteriore che aiuta l’anteriore a chiudere la traiettoria con un buon lavoro del cinematismo ruota. Questo fin quando non si esagera con la velocità di percorrenza: a questo punto l’auto tende ad allargare la traiettoria. La perdita di grip su tutte e quattro le ruote è sempre e comunque progressiva e non innesca pericolosi fenomeni di sovra o sottosterzo. Ottima infine la frenata, così come i consumi che possono variare dagli 8 ai 15 km/litro a seconda del tipo di utilizzo.

IN FUORISTRADA

Abbiamo impiegato l’auto su un tracciato offroad non troppo specialistico, composto inizialmente di strade sterrate e mulattiere più o meno dissestate. Il percorso è stato effettuato anche questa volta a velocità via via crescenti per valutare la capacità di assorbimento delle asperità, il mantenimento della direzionalità ed i margini di correzione concessi dall’auto.

Successivamente il test ha interessato piccoli esercizi critici effettuati a bassa velocità, quali la partenza da fermo su terreni morbidi, come sabbia o fango insidioso e la capacità del sistema di trazione di partire in queste situazioni. Un risultato molto buono è stato ottenuto anche grazie all’ausilio del pulsante di blocco del differenziale e al disinserimento dell’ESP. Nelle situazioni più difficili, come nella sabbia profonda, è consigliabile però partire in retromarcia.

Questa soluzione migliora la trazione poiché la coppia erogata sulle ruote anteriori beneficia sia del peso del motore anteriore, sia del trasferimento di carico che si innesca all’avvio. Stesso discorso per la possibilità di superare forti pendenze come salite e discese molto ripide. In questo caso viene in aiuto anche il DBC, che in discesa controlla la frenata sulle quattro ruote aumentando la pressione sulla ruota con maggiore grip. Ovviamente non si ottiene la performance si un vero fuoristrada, soprattutto sul fango o nelle salite ripide, però ci si può togliere d’impaccio in molte situazioni difficili.

Forzando la mano in fuoristrada con maggiori pendenze laterali, si giunge al sollevamento di una delle ruote posteriori, con l’auto che riesce lo stesso a superare l’ostacolo. Decisamente valido il comfort su strade sterrate o asfaltate sconnesse: fino a 60 km/h, le buche vengono ben filtrate dalla lunga corsa delle sospensioni. Certamente meglio di quanto può fare una normale berlina.

Hyndai IX35 foto in pista
Hyndai IX35 foto in pista
Hyndai IX35 foto in pista
Hyndai IX35 foto in pista

PREGI E DIFETTI

PIACE

Rapporto qualità/prezzo
Equilibrio dinamico e tenuta di strada
Comportamento sui fondi morbidi
Consumi
Design
Equipaggiamento di serie
Vibrazioni e rumorosità meccaniche bassissime
Garanzia
Frenata

NON PIACE

Rumorosità aerodinamica alle alte velocità
Plastiche interne dure al tatto
Mancanza funzione one-touch sui finestrini (tranne il guidatore)
Mancanza retroilluminazione pulsante Info

SCHEDA TECNICA

PESI E DIMENSIONI

Lunghezza mm 4410
Larghezza mm 1820
Altezza mm 1670
Passo mm 2640
Carreggiata anteriore mm 1591
Carreggiata posteriore mm 1592
Sbalzo anteriore mm 880
Sbalzo posteriore mm 890
Altezza minima da terra mm 170
Posti a sedere 5
Capacità serbatoio l 58
Peso a vuoto kg 1525

ABITACOLO

Spazio gambe – anteriore mm 1047
Spazio gambe – posteriore mm 982
Spazio busto – anteriore mm 1000
Spazio busto – posteriore mm 994
Spazio spalle – anteriore mm 1450
Spazio spalle – posteriore mm 1400

CAPACITA’ BAGAGLIAIO (VDA)

Minima (5 posti) l 591
Massima (2 posti) l 1436

MOTORE

Quattro cilindri in linea DOHC CRDi, 16 valvole con turbocompressore a geometria variabile VGT a controllo elettronico, Euro 5 e filtro antiparticolato
Cilindrata 1995 cm3
Alesaggio x corsa 84 x 90
Potenza max. kW (CV) / giri/min 100 (136)/4000
Coppia max. Nm (Kg-m) / giri/min 320(32.6)/1800≈2500

TRASMISSIONE E STERZO

Trazione integrale ad inserimento e controllo automatico
Possibilità di bloccaggio della trasmissione integrale con distribuzione della coppia motrice 50:50 tra i due assali fino a 40 Km/h.
Raggio di sterzata minimo m 5,29
Giri del volante da fine cora a fine corsa 2,96m
Cerchi e gomme 225/55 R18

Prezzi
1.6 GDI 2WD 19.490 Euro
1.7 CRDi 2WD 21.490 Euro
2.0 CDRi 4WD 25.690 Euro

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