Carlos Ghosn si è dimesso: Thierry Bolloré nuovo amministratore delegato Renault
La decisione era nell’aria ed è arrivata nella serata di mercoledì 23 gennaio. Carlos Ghosn lascia i vertici Renault, dopo aver lasciato quelli di Nissan. Nuovo presidente è Jean-Dominique Senard, il ruolo di CEO va a Thierry Bolloré.
Carlos Ghosn si è dimesso dal vertice di Renault. Il manager 64enne ha lasciato la carica di presidente e quella di amministratore delegato della Casa francese nella serata di mercoledì 23 gennaio dalla cella del carcere di Tokio, dove è rinchiuso dal 19 novembre. Nelle scorse settimane Ghosn aveva già lasciato il ruolo di numero dell’alleanza Renault-Nissan che aveva creato. Questa mattina a Parigi il Cda di Renault ha eletto presidente Jean-Dominique Senard e ha nominato Thierry Bolloré nel ruolo di amministratore delegato.
Le dimissioni dell’ormai ex numero uno della Casa francese erano state confermate dal ministro delle finanze di Parigi Bruno Le Maire a Davos in Svizzera, sede del World Economic Summit. Un evento che ha visto più volte la partecipazione di Ghosn, un personaggio diventato centrale per il mondo dell’automobile dopo aver salvato Nissan dalla bancarotta e aver creato – con Renault, Nissan e Mitsubishi – la più grande partnership automobilistica del mondo, capace di vendere 10,6 milioni di veicoli nel 2017.
La Nissan accoglie con favore le nuove nomine alla guida della partner Renault e punta ad accelerare la cooperazione tra le due aziende, augurandosi di avviare i negoziati con i nuovi vertici della casa francese prima possibile. Lo ha detto il presidente di Nissan Hiroto Saikawa nel corso di una conferenza stampa, nella tarda serata a Tokyo, aggiungendo che la comunicazione a tratti è stata impegnativa e che si attende un miglioramento e un cambio di approccio.
Il destino dell’ex numero uno dell’allenza Renault-Nissan sembra quello di rimanere in carcere, almeno fino al 10 marzo dal momento che l’istanza di scarcerazione presentata dai suoi avvocati è stata respinta dal tribunale di Tokio per il rischio di una fuga all’estero. Una decisione, quella del tribunale, che fa ipotizzare una permanenza in cella per Ghosn almeno fino al processo, che non si terrà prima di sei mesi.