Tesla Model S con Autopilot investe un robot. Fake o realtà?
Paura e delirio a Las Vegas: questa volta non c’entrano Benicio del Toro e Johnny Depp, ma la casa automobilistica Tesla, che si è trovata nuovamente coinvolta in un altro incidente automobilistico con Autopilot inserito. Questa volta però la vittima non è umana, ma un robot umanoide dell’azienda russa Promobot modello v4, capace di riconoscere ben 20 emozioni.
Il fatto, vero o presunta messa in scena ad uso social, è avvenuto domenica sera intorno alle 7.00, ora locale, sulla 3000 Paradise Rd, Las Vegas, mentre gli ingegneri trasportavano i robot dell’azienda verso la sala congressi, per preparare lo stand in vista del CES 2019 (Consumer Electronics Show).
Secondo Promobot, “i robot si stavano muovendo tutti in fila”, quando un’anima ribelle dal cuore cibernetico esce dalla fila e si incammina verso la strada dal parcheggio del Congress Hall: in quel preciso istante viene investito da una Tesla Model S in modalità Autopilot, che si è fermata 50 metri dopo aver centrato il robot. L’incidente ha rovesciato il v4 sul fianco, causando “gravi danni”, dice Promobot.
Purtroppo per l’azienda russa l’umanoide ha avuto la peggio, infatti le parti del suo corpo, della testa, i meccanismi del braccio e la piattaforma di movimento si sono distrutti dopo l’impatto con la Tesla. Dopo l’accaduto gli ingegneri vedendo il robot che si presentava in condizioni non proprio consone per essere messo in mostra, hanno deciso di non esporlo e l’azienda afferma che “il danno è probabilmente irreparabile”.
La Tesla Model S durante la guida autonoma aveva comunque un passeggero a bordo e spiega che ha deciso di provare la modalità Autopilot (Full Self-Driving Capability), dichiarando “non c’era nessuno, nessun uomo, nessuna macchina. Ho preso questa Tesla e ho selezionato la modalità di guida autonoma e ha iniziato a muoversi. E wow! Un robot in strada! Pensavo che si fermasse, ma niente, l’ha centrato in pieno! Mi dispiace, il robot sembra carino. E le mie sincere scuse agli ingegneri “, ha detto George Caldera, il passeggero di Tesla.
“Certo che siamo irritati”, ha detto Oleg Kivokurtsev, direttore dello sviluppo di Promobot, “abbiamo portato questo robot da Philadelphia per partecipare al CES. Ora non è nemmeno possibile esporlo all’evento, perché non è riparabile. Condurremo un’indagine interna e scopriremo l’anomalia che ha portato il robot verso la carreggiata”.
A cura di Alessandro Lanza di Brolo.