Strisce blu a Roma: raddoppia la tariffa per la sosta in centro
L’amministrazione capitolina si prepara a varare al riorganizzazione della sosta a pagamento degli autoveicoli privati. L’obiettivo è quello di disincentivare l’uso dell’auto privata nel centro città, con un occhio di riguardo per le periferie.
Il 2019 porta brutte notizie per gli automobilisti capitolini: raddoppia la tariffa delle strisce blu a Roma. Ma non basta: il Campidoglio è deciso ad estendere il pagamento della sosta in alcune vie commerciali anche ai residenti. Gli aumenti interesseranno le vie del “salotto buono” di Roma – quelle centrali e quelle dello shopping – mentre in alcune zone periferiche le tariffe verranno ridotte.
Le intenzioni della giunta Raggi sulla gestione delle strisce blu a Roma verranno concretizzate a breve con una delibera, che recepirà le disposizioni contenute nel Piano generale del traffico urbano, approvato nel 2015. La delibera dovrà poi essere votata dal Consiglio Comunale e prevede una riorganizzazione della sosta per i veicoli privati in tutta la Capitale. L’obiettivo dichiarato è quello di spronare i cittadini romani a ridurre l’uso delle auto private a favore dei mezzi pubblici.
Ovviamente, non sfugge l’intento di rimpinguare le esanimi casse comunali, sia grazie ai maggiori introiti della sosta a pagamento, sia aumentando la vendita di biglietti ed abbonamenti per i mezzi publici. E pazienza se l’Atac è da tempo nell’occhio del ciclone per bus arrostiti, ritardi cronici e conti dissestati.
Strisce blu a Roma: dove costerà di più
In un futuro molto prossimo, probabilmente a primavera – il tempo necessario a licenziare la delibera e piazzare la segnaletica – le strisce blu a Roma aumenteranno in maniera proporzionale alla prossimità con il centro città, mentre subiranno una riduzione nelle zone periferiche. La Capitale sarà divisa in sei zone, ognuna con un nuovo piano tariffario. Ad esempio, fermarsi in prossimità di Trinità dei Monti costerà 3 euro l’ora.
Nella prima zona, che coincide con la Ztl Centro storico, la sosta passerà da 1,20 euro l’ora a 2 euro l’ora per i primi 120 minuti, ogni ora successiva costerà 3 euro. Nel resto del centro – da via Ludovisi a via Veneto – la tariffa dovrebbe aumentare di 50 centesimi, arrivando a 1,7o euro ogni ora. Lo stesso meccanismo dovrebbe essere esteso a tutte le strade che compongono la Ztl Vam 1, vale a dire in tutti i quartieri inseriti nell’anello ferroviario.
Alcuni mesi fa, la giunta Raggi aveva pensato di estendere il pagamento dei parcheggi anche alle aree di sosta gratuite in prossimità degli ospedali, regolate da disco orario per un massimo di tre ore. Molto probabilmente sarà così e la modifica verrà inserita nella delibera, decretando la fine di 1.344 parcheggi “free”.
Strisce blu a Roma: riduzioni in periferia
Come dicevamo in precedenza, all’aumento delle strisce blu nelle zone centrali corrisponderà una riduzione per quelle delle zone periferiche. In concetto è semplice: man mano però che si lascia il centro e si procede verso la periferia, le strisce blu costeranno meno. Nelle zone 3, 4, 5 e 6 – che corrispondono all’area sud-est della Capitale (Tor Bella Monaca, Tiburtino, Garbatella) – e alle estremità dell’XI e XV Municipio fino al litorale e dunque fino ad Ostia, la tariffa dovrebbe passare da 1 euro a 50 centesimi l’ora.
Strisce blu a Roma anche per alcuni residenti
Tra le novità incluse nella riorganizzazione della sosta per i veicoli privati, ci sarà con ogni probabilità l’introduzione del pagamento della sosta anche per i residenti di alcune strade commerciali di Roma. Ad esempio, pagheranno le strisce blu i residenti di viale Libia e viale via Cola di Rienzo, via Appia Nuova e viale Trastevere, nonché quelli di alcune vie limitrofe.
Una decisione che arriva dopo un esperimento fatto nelle settimane precedenti al Natale, durante il quale l’amministrazione capitolina ha voluto testare il pagamento della sosta sulle strisce blu a Roma per i residenti di viale Libia e di viale Eritrea. La decisione ha provocato una vera e propria sommossa dei cittadini, che ha portato alla sospensione della sperimentazione. Ma, evidentemene, non al ripensamento del Comune, che sembra intenzionato a confermare il progetto.