De Tomaso: a Termini Imerese nascerà un’utilitaria anti-Mini?
L’imprenditore 70enne Gian Mario Rossignolo, proprietario del marchio De Tomaso, sarebbe interessato a produrre una vettura compatta nello stabilimento Fiat di Termini Imerese. Lo riferisce il quotidiano Il Giornale, precisando come una bozza del progetto verrà presto inviata a Invitalia, agenzia governativa incaricata di gestire la riconversione del sito siciliano e amministrare le trattative con
L’imprenditore 70enne Gian Mario Rossignolo, proprietario del marchio De Tomaso, sarebbe interessato a produrre una vettura compatta nello stabilimento Fiat di Termini Imerese. Lo riferisce il quotidiano Il Giornale, precisando come una bozza del progetto verrà presto inviata a Invitalia, agenzia governativa incaricata di gestire la riconversione del sito siciliano e amministrare le trattative con eventuali partner interessati all’usufrutto. Con questa operazione, dai contorni ancora nebulosi, Rossignolo ha l’obiettivo di resuscitare il marchio – rilevato nel 2009 – attraverso il ripristino di una produzione in grande serie fra gli impianti di Termini, Grugliasco (di proprietà Pininfarina) e Livorno (ex Delphi).
Proprio in Toscana dovrebbe nascere una seconda vettura, con carrozzeria SUV e assemblata in almeno 8.000 esemplari annui; per l’utilitaria, già definita “anti Mini”, è auspicato un successo maggiore: ogni anno ne verranno prodotte 30.000 unità. Rossignolo conta di ottenere le autorizzazioni necessarie giocando la carta del “brevetto Univis”, metodo produttivo ideato dallo stesso industriale alessandrino che permette di ridurre da 300 a 20 gli stampi per realizzare una vettura. L’Unvis, nel dettaglio, prevede la composizione del telaio attraverso l’utilizzo di profilati in alluminio con misure predefinite. I costi per stampi ed attrezzature potranno così ridursi del 70%. De Tomaso esporrà il SUV durante il prossimo salone di Ginevra, nel mese di marzo.
Via | Il Giornale (Ringraziamo il nostro lettore “a1” per la segnalazione)