Home Notizie Curiosità Tesla Model S: ubriaco e addormentato, si fa portare in giro dall’autopilot

Tesla Model S: ubriaco e addormentato, si fa portare in giro dall’autopilot

Un uomo ubriaco si addormenta al volante della sua Tesla Model S che, impostato l’autopilot, continua la sua marcia come se qualcuno la stesse guidando, fermato dalla polizia, è stato tratto in arresto per guida in stato di ebbrezza

Tesla è da sempre conosciuta come una delle aziende automobilistiche più innovative e pionieristiche sia per quanto riguarda la mobilità elettrica che le tecnologie legate alla guida autonoma. I suoi veicoli sono infatti in grado di percorrere tratti di strada in maniera completamente automatico a patto che il conducente sia sempre vigile e pronto a intervenire sui comandi.

Tuttavia, ciò che è successo lo scorso Venerdì notte in California, lascia pensare che qualcuno abusi di questi sistemi e questa tecnologia. Secondo le cronache, un guidatore ubriaco si è messo al volante della sua Tesla Model S e dopo aver impostato il sistema di autopilot, si è lasciato andare addormentandosi. L’automobile, nonostante la totale assenza del conducente, ha continuato la sua marcia, insospettendo una pattuglia per l’elevata velocità, circa 110km/h, a cui sopraggiungeva in un tratto di strada con limiti decisamente inferiori.

Tesla Model S: l’autopilot non sostituisce l’uomo

Tesla Autopilot

Messisi subito all’inseguimento, i Chips, come vengono chiamati i poliziotti californiani, hanno subito capito che avrebbero faticato e non poco per fermare quell’automobile tenuta in strada solo da sensori e radar e controllato non più da un uomo ma dall’intelligenza artificiale.

Nonostante le sirene, i lampeggianti e le continue esortazioni con il megafono a rallentare, l’autista non si è risvegliato, così i poliziotti, non hanno potuto far altro che posizionarsi di fronte al veicolo e rallentare, affidandosi ai radar di distanza della Tesla che percependo l’ostacolo avrebbero rallentato il veicolo. Fortunatamente, la tecnologia di Elon Musk ha fatto il suo dovere, rallentando e infine fermando il veicolo.

La pattuglia a quel punto ha bruscamente risvegliato dai suoi sogni d’oro il conducente e l’ha arrestato per guida in stato di ebbrezza. Ironia della sorte, il ricco proprietario della berlina elettrica altri non era che il presidente della Planning Commission: un organo preposto a decidere su questioni di trasporto e viabilità.

L’episodio fortunatamente non ha avuto conseguenze gravi, dimostrando come in Tesla la ricerca e sviluppo verso questo tipo di tecnologia abbia portato a ottimi risultati. Ciononostante, una riflessione sul queste tecnologie e su una loro regolamentazione risulta indispensabile al fine di evitare che situazioni di questo tipo si ripetano e magari con conseguenze peggiori.

A cura di: Tommaso Marcoli

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