Seat: la Casa spagnola compie 60 anni
Il prossimo 9 maggio Seat celebrerà i primi 60 anni di esistenza. Infatti, nacque nella primavera del 1950 la Sociedad Española de Automóviles de Turismo, dopo due anni di trattative tra il Governo spagnolo e Fiat. La Casa automobilistica iberica fu fondata dall’ente INI che deteneva il 51% del pacchetto azionario, mentre il restante era
Il prossimo 9 maggio Seat celebrerà i primi 60 anni di esistenza. Infatti, nacque nella primavera del 1950 la Sociedad Española de Automóviles de Turismo, dopo due anni di trattative tra il Governo spagnolo e Fiat. La Casa automobilistica iberica fu fondata dall’ente INI che deteneva il 51% del pacchetto azionario, mentre il restante era per il 42% in mano a sette istituti bancari e per il 7% sotto il controllo del Lingotto. Seat aveva il difficile compito di motorizzare la Spagna nel dopoguerra. La fabbrica della Casa spagnola fu realizzata nella Zona Franca di Barcellona che dette lavoro a 925 dipendenti. La produzione, invece, partì nel mese di maggio del ’53.
Il 13 novembre dello stesso anno partì la commercializzazione della prima vettura, la Seat 1400 A, identica alla Fiat 1400 e assemblata al ritmo di 5 esemplari al giorno. Nel primo anno di vita, la 1400 fu venduta in 959 unità. Ma l’auto che permise la motorizzazione di massa fu la Seat 600, gemella della omonima utilitaria Fiat che fu introdotta nel 1957. Nel giro di pochi mesi, Seat raccolse oltre 100.000 ordini per la vettura. Tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60 la Casa iberica contribuì alla nascita dell’indotto e debuttarono varie evoluzioni della 1400 – B, C e D – poi sostituita dalla Seat 1500.
Nel 1967 la gamma Seat fu allargata con i modelli 1500 familiare, 850 e 800, quest’ultima una versione a 4 porte della 600. Nel frattempo, Fiat incrementò la propria quota azionaria al 36%, mentre nel ’68 debuttò la Seat 124 da cui derivò una versione lussuosa denominata 1430. Nei primi anni ’70, invece, partì l’esportazione della Seat 600 verso Colombia e Finlandia, nonostante Fiat fosse contraria ad un programma di diffusione estera della Casa iberica. Nel 1971 la gamma fu estesa ancora una volta con i modelli 124 Sport Coupé e 132, mentre l’anno successivo fu introdotta la Seat 127, disponibile nelle varianti di carrozzeria a 3, 4 e 5 porte.
Nel ’75 nacque il Technical Centre di Martorell che aveva il compito di differenziare i modelli di derivazione Fiat. Il primo frutto di questo esperimento fu la Seat 133, versione spagnola della Fiat 126 nata sulla piattaforma della 850. Ma la vettura più significativa del reparto Ricerca&Sviluppo di Seat fu la 1200 Sport, conosciuta anche come Bocanegra, disegnata dall’italiano Aldo Sassano e sviluppata in collaborazione con Inducar. Poi fu introdotta la Seat 1430 Sport da 77 CV nel 1977, anno in cui la Casa spagnola conquistò il terzo e quarto posto nel Rally di Montecarlo. Inoltre, Seat partecipò anche alla Fòrmula 1430 con alcune sue monoposto.
La collaborazione con Fiat portò alla nascita dei modelli 128, 131, Panda e Ritmo, nonché all’incremento al 81% della quota azionaria nel ’78. Ma nel 1982, quando Seat entrò in crisi, Fiat non partecipò all’aumento di capitale e l’anno dopo partirono i contatti con Volkswagen. L’accordo con il Gruppo di Wolfsburg evitò la deblacle, in quanto a Seat fu affidata la distribuzione ufficiale dei modelli Volkswagen e Audi per la Spagna, nonché la produzione per il mercato interno delle vetture Polo, Derby e Passat. Nel 1984 debuttò il primo modello interamente progettato da Seat: la Ibiza, disegnata da Giugiaro ed equipaggiata con motori System Porsche. La vetturà sostituì la Fura e affiancò i modelli Ronda, Malaga e Marbella, tutti di derivazione Fiat.
Invece, il 18 giugno del 1986 il Gruppo Volkswagen rilevò il 51% di Seat e l’accordo fu stipulato dall’allora presidente Karl Hahn e dal Primo ministro Felipe Gonzàlez. Il Gruppo automobilistico tedesco incrementò la propria quota al 75% già a fine ’86, costituendo anche la divisone Seat Sport e la società Seat Deutschland GmbH per la distribuzione in Germania. La prima vettura Seat sviluppata interamente da Volkswagen fu la Toledo, disegnata anch’essa da Giugiaro e presentata ufficialmente al Salone di Barcellone del 1991. L’anno dopo Seat divenne fornitore ufficiale delle Olimpiadi di Barcellona ’92 con oltre 2.000 vetture, di cui la maggior parte Seat Toledo.
Nel 1993 fu chiuso l’impianto di Zona Franca e la produzione fu spostata a Martorell. Il nuovo stabilimento fu inaugurato il 22 febbraio dello stesso anno, alla presenza del Re Juan Carlos e di Ferdinand Piech, ai quei tempi neo-presidente del Gruppo Volkswagen. L’impianto di Martorell – realizzato in soli 34 mesi – aveva una capacità produttiva di 1500 auto al giorno e divenne la sede dell’assemblaggio dei modelli Toledo, Cordoba e Ibiza, giunta nel frattempo alla seconda generazione. Nel ’95 debuttò la Seat Alhambra, MPV gemella di Volkswagen Sharan e Ford Galaxy, vale a dire la prima vettura Seat assemblata fuori dalla Spagna, precisamente in Portogallo.
Nel 1996 fu introdotta la Cordoba SX a due porte e il van Inca che sostituì il Seat Terra derivato dalla Marbella. L’anno dopo arrivarono anche la prima Ibiza Cupra, la Cordoba Vario e la Arosa, inizialmente prodotta nell’impianto Volkswagen di Wolfsburg in quanto gemella della Lupo. Inoltre, proseguì l’impegno di Seat in campo agonistico con la partecipazione della Ibiza al campionato mondiale WRC di rally dal ’96 al ’98, anno in cui la produzione della stessa Ibiza raggiunse quota 2 milioni e arrivò la seconda generazione della Toledo, inizialmente assemblata nello stabilimento belga di Bruxelles.
Nel 1999 il Gruppo Volkswagen incrementò la propria quota azionaria in Seat al 99,9% e adottò una nuova corporate identity, composta dal rinnovato badge con la tipica S a bordo rosso accompagnato al nuovo slogan “Auto Emociòn”, tutt’ora utilizzato dalla Casa iberica nelle campagne pubblicitarie. L’attuale corso stilistico è stato inaugurato nel 2000 con le concept Seat Salsa e Tango, disegnate da Walter De Silva. Nel 2005 Seat ha debuttato nel campionato WTCC con la Toledo Cupra, poi dominato nelle stagioni 2008 e 2009 attraverso la conquista dei titoli piloti e costruttori grazie alla Seat Leon TDI.
Il Gruppo Volkswagen ha contribuito fortemente allo sviluppo di Seat che ora produce 5 modelli: Ibiza, Leon, Altea, Exeo e Alhambra. La Seat Ibiza è giunta alla quarta generazione, è stata prodotta in 4 milioni di esemplari ed è disponibile anche nella variante coupé denominata SC e declinata nella versione speciale Bocanegra. La Exeo ha debuttato nel 2008 e rappresenta la prima vettura di segmento D della Casa spagnola. Nella gamma sono presenti anche i modelli negli allestimenti FR, Cupra ed Ecomotive. I modelli più rappresentativi di questi tre allestimenti sono la Leon Cupra R da 265 CV e la Ibiza Ecomotive da 98 g/km di emissioni di CO2.
Dal ’53 a oggi sono state prodotte oltre 16 milioni di vetture Seat, di cui circa 337.000 nel 2009. I 2/3 delle auto prodotte sono destinate all’export e i mercati europei sono i più importanti per Seat che può contare su oltre 3.000 punti vendita e assistenza presenti in 72 Paesi. La sede principale è situata a Barcellona, mentre a Martorell è presente l’unico impianto di produzione che assembla circa 2.000 vetture al giorno e dà lavoro a 13.500 dipendenti, di cui 1300 impiegate nel reparto Technical Centre. Il presidente di Seat è James Muir, mentre le ultime novità sono la Ibiza ST e la nuova Alhambra. Come altre Case automobilistiche, l’obiettivo di Seat è la riduzione delle emissioni di CO2 attraverso l’introduzione nel 2014 della Seat Leon Twin Drive Ecomotive e la futura versione di serie della concept Seat IBe. Inoltre, nell’impianto di Martorell verranno installati 320.000 metri quadrati di pannelli solari.