BrandZ Top 100 2010: ecco i marchi dell’auto che valgono di più
BrandZ Top 100 è la classifica che ogni anno mette in fila i marchi di tutte le maggiori aziende del mondo, stabilendo quali sono i brand che valgono di più, anche considerando l’immateriale ma importantissima percezione del pubblico. Nella classifica rientrano anche -ovviamente- i maggiori nomi del mondo dell’automobile. E nel 2010, quello di maggior
BrandZ Top 100 è la classifica che ogni anno mette in fila i marchi di tutte le maggiori aziende del mondo, stabilendo quali sono i brand che valgono di più, anche considerando l’immateriale ma importantissima percezione del pubblico. Nella classifica rientrano anche -ovviamente- i maggiori nomi del mondo dell’automobile. E nel 2010, quello di maggior valore è risultato BMW.
Il valore del marchio bavarese, pur sceso del 9% rispetto all’anno scorso, è tuttora stimato in 21,82 miliardi di dollari. Al secondo posto resiste Toyota, che nonostante il grave calo rispetto al 2009 (-27%), rimane a un’incollatura da BMW, a 21,77 miliardi di dollari.
Andando ad analizzare la situazione dei gruppi automobilistici, le cose cambiano: in testa c’è Volkswagen, con oltre 22 miliardi di dollari, ma considerando il nuovo soggetto nato dall’alleanza tra Renault-Nissan (che da sola vale 11,87 miliardi di dollari) e Mercedes (13,74 miliardi), ci troviamo di fronte a un colosso da 25,61 miliardi di dollari.
Tornando invece sui singoli brand, al terzo posto della classifica si trova Honda, che con 14,3 miliardi ha scalzato dal podio Mercedes, scesa dell’11% a 13,74 miliardi di dollari. Porsche, quinta è scesa a soli 12,2 miliardi di dollari di valore, lasciando sul terreno un pesantissimo 31% rispetto alle stime dell’anno passato.
Seguono immediatamente alcuni tra i maggiori player generalisti mondiali, tra cui Nissan (8,61 miliardi), Ford, cresciuta del 19% (7,04 miliardi), Volkswagen (6,99, +20%) e Renault, decima con 3,26 miliardi di dollari di stima. Nel mezzo di questo gruppo, al nono posto assoluto si è classificata Audi, leggermente cresciuta (+2%), fino a quota 3,62 miliardi di dollari.