Jaguar: la XF del 2020 avrà cambio automatico a nove rapporti, aerodinamica attiva e motore diesel da 1.8 litri
Ron Lee, ingegnere responsabile del comparto motori per l’intero gruppo Jaguar–Land Rover, ha rilasciato un’interessante intervista ad Autocar in cui introduce gli elementi caratterizzanti della futura XF, nella sua versione attesa sul mercato non prima del 2020. La berlina inglese sarà equipaggiata con una trasmissione automatica a nove rapporti, collegata all’impianto di raffreddamento così da
Ron Lee, ingegnere responsabile del comparto motori per l’intero gruppo Jaguar–Land Rover, ha rilasciato un’interessante intervista ad Autocar in cui introduce gli elementi caratterizzanti della futura XF, nella sua versione attesa sul mercato non prima del 2020. La berlina inglese sarà equipaggiata con una trasmissione automatica a nove rapporti, collegata all’impianto di raffreddamento così da scaldare più rapidamente l’olio e ridurre al contempo gli attriti interni. Questo assoluto elemento di novità riveste un ruolo quasi secondario nella pletora di modifiche introdotte. A partire dall’aerodinamica attiva – tramite spoiler e diffusori mobili -, che permetterà di contenere le turbolenze nei pressi delle ruote e modificare così il coefficiente di resistenza all’aria.
Il sostanziale processo di crescita tecnologica andrà manifestandosi nel comparto propulsivo, dove l’evoluzione delle motorizzazioni diesel avrà come punto di partenza un nuovo L4 da 2.2 litri, abbinato ad una trasmissione elettrica ad otto rapporti ed al sistema Start&Stop. Già in questa configurazione la XF garantirà le medesime performance dell’attuale 2.7 pur emettendo appena 150 grammi di CO2 per chilometro. A partire dal 2016 verrà proposto un nuovo due litri – turbine modificate ed attriti contenuti -, disponibile per una berlina già alleggerita e raffinata; le emissioni raggiungeranno i 130 g/km. L’ultimo passo lungo il percorso evolutivo potrà essere annotato solo fra dieci calendari, nel 2020, quando a Coventry introdurranno un 1.8 diesel da circa 100 grammi di anidride carbonica ogni mille metri.
Per raggiungere questi standard, i tecnici dedicheranno attenzioni quasi ossessive alla riduzione del peso attraverso l’utilizzo di una piattaforma in alluminio (a partire dal 2016), mentre verranno utilizzati nuovi materiali per la costruzione dei quattro cilindri, che al contempo dovranno rivelarsi più efficaci riducendo le dispersioni di calore.
Via | Autocar
