Alfa Romeo: il ritorno negli USA avverrà nel 2012 secondo Sergio Marchionne
Il numero uno di Fiat e Chrysler Sergio Marchionne ha dichiarato che Alfa Romeo tornerà negli Stati Uniti nel 2012. A breve distanza delle tanto discusse dichiarazioni di segno contrario l’ad si è detto oggi “fiducioso” per il futuro del Biscione.Alla luce di questa importante dichiarazione, sembra dunque riaprirsi (per l’ennesima volta…) uno spiraglio di
Il numero uno di Fiat e Chrysler Sergio Marchionne ha dichiarato che Alfa Romeo tornerà negli Stati Uniti nel 2012. A breve distanza delle tanto discusse dichiarazioni di segno contrario l’ad si è detto oggi “fiducioso” per il futuro del Biscione.
Alla luce di questa importante dichiarazione, sembra dunque riaprirsi (per l’ennesima volta…) uno spiraglio di fronte ad Alfa, pronta a tornare negli USA sul medio termine -24 mesi, appunto- e ad acciuffare così la chimera che ha rincorso per anni. Sarà la volta buona? Speriamo.
“Oggi sono molto più fiducioso sulle possibilità che ha Alfa Romeo di ricostruire un’offerta valida a livello internazionale, e in particolare sui mercati di Stati Uniti e Canada” ha osservato Marchionne. Quale sia il motivo di questo radicale cambiamento d’opinione però, non è dato sapere.
La ricostruzione dell’offerta “valida a livello internazionale”, passerà ovviamente per l’accordo con Chrysler, da cui negli ultimi tempi Alfa sembrava un po’ tagliata fuori in favore di Lancia. Secondo alcune fonti citate da Automotive News, i primi modelli a varcare l’Oceano saranno le eredi di 159 e 166, che verranno appunto realizzate su pianali americani.
A quanto pare, l’erede della 159 verrà costruita proprio negli USA e venduta a partire dal 2012 dando vita anche ad una variante Sportwagon. L’erede della 166 invece, sarà costruita -come la grande berlina Lancia- sul pianale a trazione posteriore della Chrysler 300 C. La sua produzione avverrà, sempre secondo le notizie più recenti nella fabbrica in Ontario, Canada.
Per la Giulietta infine, non è prevista una commercializzazione americana. Per le altre due, la domanda rimane: sarà la volta buona? Speriamo.