Nuova Opel Meriva: foto e dettagli in anteprima da Russelsheim
La nuova Opel Meriva è stata presentata a Russelsheim in anteprima ad un gruppo di giornalisti internazionali. Opel ha organizzato questo incontro per focalizzare l’attenzione sulle innovazioni che la nuova generazione della monovolume introdurrà al prossimo Salone di Ginevra: una su tutte il sistema di apertura Flexdoors delle portiere.Dopo aver venduto 1 milione di esemplari
La nuova Opel Meriva è stata presentata a Russelsheim in anteprima ad un gruppo di giornalisti internazionali. Opel ha organizzato questo incontro per focalizzare l’attenzione sulle innovazioni che la nuova generazione della monovolume introdurrà al prossimo Salone di Ginevra: una su tutte il sistema di apertura Flexdoors delle portiere.
Dopo aver venduto 1 milione di esemplari della Meriva prima generazione ed aver introdotto il sistema Flex7 sulla Zafira nel 1999, le analisi di marketing hanno evidenziato la necessità di esaltare la praticità della vettura, destinata tipicamente a giovani famiglie o persone di età avanzata alla ricerca di spazio e comfort anche per i bambini: proprio a loro si sono rivolte molte delle attenzioni dei progettisti, che li considerano i passeggeri più probabili dei sedili posteriori.
Ingegneri e designer hanno dovuto trovare un punto d’incontro, dal momento che la vettura è stata ideata partendo proprio dagli interni. Seduta alta, cruscotto più basso rispetto al passato, leva del cambio rialzata e spazio reale per gli oggetti di uso quotidiano sono stati gli input, a cui si sono aggiunte le novità tecniche relative al Flexrail centrale ed alle portiere Flexdoors. Il primo è un binario su più livelli che accoglie portaoggetti, portabicchieri e bracciolo, consentendo diverse combinazioni, mentre le portiere Flexdoors sono la novità più evidente della nuova Meriva. La vettura è dotata anche del sistema Flexspace che consente di variare la configurazione dei sedili e può montare il Flexfix, l’accessorio per il trasporto di biciclette integrato nel paraurti posteriore.
I designer hanno puntato ad una linea più sportiva rispetto al passato, con linee frontali e posteriori che esaltano la larghezza della vettura e la “spingono” visivamente verso l’asfalto. Proprio per questo motivo è stata subito scartata la possibilità di avere portiere scorrevoli, che avrebbero reso inevitabilmente squadrata e “goffa” la linea. Anche le dimensioni esterne non dovevano differire molto rispetto al passato, pur aumentando considerevolmente spazio e flessibilità all’interno.
La necessità di avere uno spazio fisico di battuta tra le portiere ed una nuova posizione delle cerniere posteriori hanno creato nuovi vincoli per il design. Allo stesso tempo la linea di cintura è stata “movimentata” da uno svaso nella zona centrale, pensato per migliorare la visibilità dei passeggeri posteriori. Tutte le portiere hanno una apertura di ben 84 gradi (contro i normali 68) e si chiudono automaticamente al superamento dei 4 km/h di velocità, segnalando all’interno con un Led verde sulla maniglia la possibilità di aprire lo sportello.
L’impressione dal vivo, su vetture ancora di preserie, è quella di avere a che fare con uno spazio davvero ampio all’interno, sopratutto per 4 persone. I sedili, derivati da Astra ed Insignia come molti componenti del cruscotto, accolgono persone di ogni statura ed hanno regolazioni molto ampie. Il Flexrail centrale si prolunga fino alla zona destinata in parte ai piedi del quinto passeggero e crea ulteriori soluzioni per riporre oggetti o separare le sedute posteriori stesse: il bracciolo può essere infatti smontato dal rail anteriore e montato su quello posteriore, ricavato ribaltando lo schienale centrale.
Il tetto panoramico dona luce a tutto l’abitacolo senza sacrificare minimamente lo spazio in altezza, mentre il bagagliaio appare adeguato, potendo contare anche sui sedili posteriori scorrevoli. Nel complesso la linea è riuscita ed ha proporzioni corrette, riuscendo a dissimulare il passo lungo e l’altezza con un pizzico di aggressività che mancava al modello precedente.
Gli occhi, ovviamente, erano tutti puntati sulle portiere: entrare ed uscire dai sedili posteriori è molto pratico, specie grazie alla maniglia verticale sul montante e la soluzione è molto comoda anche in spazi ristretti, come in caso di un parcheggio, simulato per l’occasione con una vettura muletto ancora camuffata che tanto abbiamo “inseguito” nelle foto spia dei mesi scorsi.
La scelta delle Flexdoors è stata a lungo ponderata, dopo studi tecnici ed analisi delle reali esigenze della clientela. Alla presentazione sono state esposte anche alcune vetture Opel del passato (vedi immagini dedicate), che montavano già portiere con apertura simile, ma con standard di sicurezza del tutto diversi da quelli attuali: nel 1961 furono infatti vietate e solo recentemente una nuova normativa le ha riamesse con chiari vincoli tecnici. Non è mancato persino un confronto con la concorrenza, in questo caso Mazda RX8, Mini Clubman e Rolls Royce Phantom, per mostrare come fosse necessario realizzare un sistema che rendesse indipendente l’apertura di tutte le portiere e garantisse estrema praticità d’uso per il vasto bacino di clientela a cui Meriva si rivolge.
Una piccola curiosità: Nel 2005 fu realizzata una Meriva prima generazione con le portiere del lato guida modificate, esposta per l’occasione, che riscosse molto successo nei test, dimostrando quanto fosse intuitivo e pratico entrare nel vano posteriore, ma anche far salire bambini ed aiutarli ad allacciarsi le cinture. Un’altra piccola curiosità: alla precisa domanda circa l’utilizzo del sistema Flexdoors sulla prossima generazione della Opel Zafira nessuno ha dato una risposta affermativa, ma l’entusiasmo per questa soluzione e gli ingenti investimenti necessari ci portano a pensare che si tratti di una prospettiva piuttosto concreta.