Mercato dell’auto italiano: nel 2009 le immatricolazioni di vetture a GPL sono cresciute del 357%
Il mercato automobilistico italiano ha chiuso il 2009 con una flessione pari a 0,17% punti percentuali rispetto all’anno precedente. Le immatricolazioni complessive hanno subito un decremento pari a sole 3.672 unità, passando dai 2.161.682 esemplari targati nel 2008 ai 2.158.010 del 2009. “Il comparto dell’auto in Italia ha retto all’urto della crisi grazie agli incentivi”
Il mercato automobilistico italiano ha chiuso il 2009 con una flessione pari a 0,17% punti percentuali rispetto all’anno precedente. Le immatricolazioni complessive hanno subito un decremento pari a sole 3.672 unità, passando dai 2.161.682 esemplari targati nel 2008 ai 2.158.010 del 2009. “Il comparto dell’auto in Italia ha retto all’urto della crisi grazie agli incentivi” ha commentato Loris Casadei, presidente dell’UNRAE. “Una misura che ha consentito anche di togliere dalla circolazione oltre 900.000 vecchie vetture con oltre 10 anni di anzianità, sostituendole con altrettante meno inquinanti e tecnologicamente più sicure”.
“La tenuta delle vendite dell’anno appena conclusosi costituisce un buon viatico per il 2010, nella misura in cui il Governo vari al più presto nuovi incentivi per il rinnovo del parco circolante”, conclude Casadei. Il 2009 ha inoltre rappresentato la riscossa dell’utenza privata, la cui penetrazione nel complessivo è aumentata dal 68,54% riscontrato nel 2008 al 77,32%; calano invece gli acquisti effettuati da aziende (dal 16,58% all’11,67%) e aziende di noleggio ( dal 14,88% all’11,01%).
Da segnalare poi il vero e proprio boom delle vetture alimentate a GPL: dalle 74.231 immatricolazioni nel 2008 si è passati 339.295 dell’anno scorso, per un aumento percentuale di 357 punti ed una quota di mercato cresciuta dal 3,43% al 15,72% . Aumento a doppia cifra anche per le vetture a metano (+61,5%, a 127.836 unità), per una quota di mercato del 5.92%.
Le alimentazioni alternative hanno scalfito il duopolio benzina-diesel, diminuite – rispettivamente – di 6 e 9 percentuali attestandosi al 36.17% e 41.82% del mercato. Analizzando invece i segmenti, non stupisce l’ormai smaccata predilezione verso i segmento A-B che conquistano i due terzi dell’intero panorama italiano (dal 58% del 2008 all’attuale 63,6%). Crescono in forma minore anche i piccoli monovolume, le coupé, crossover e multi spazio, mentre accusano una flessione le station wagon, fuoristrada, monovolume compatti e grandi, cabrio e spider.