BMW 6.7 V16: il progetto di un motore mai nato
BMW continua a riesumare i propri “scheletri nell’armadio”. Dopo le M5 E34 Cabrio e E39 Touring, ecco il progetto relativo al propulsore 6.7 V16. Si tratta di una unità motoristica a 16 cilindri, sviluppata verso la fine degli anni ’80 dai tre progettisti Karlhienz Lange, Adolf Fischer e Hanns-Peter Weisbarth, destinata ad essere installata sotto
BMW continua a riesumare i propri “scheletri nell’armadio”. Dopo le M5 E34 Cabrio e E39 Touring, ecco il progetto relativo al propulsore 6.7 V16. Si tratta di una unità motoristica a 16 cilindri, sviluppata verso la fine degli anni ’80 dai tre progettisti Karlhienz Lange, Adolf Fischer e Hanns-Peter Weisbarth, destinata ad essere installata sotto il cofano dei modelli Serie 8 e Serie 7 E32.
Il motore 6.7 V16 derivava direttamente dall’M70 5.0 V12 che equipaggiava le BMW 750i e 850i, con cui condivideva le misure di alesaggio e corsa. Lo sviluppo del grande propulsore terminò nel dicembre del 1987. Il 16 cilindri della Casa bavarese era in grado di sviluppare una potenza di 408 CV ed una coppia massima di 625 Nm, vale a dire 100 CV e 135 Nm in più rispetto al 5.0 V12. All’interno del reparto motoristico di BMW, il motore V16 era soprannominato ‘Goldfish’, perché il prototipo scelto per lo sviluppo era una Serie 7 di colore oro.
La suddetta unità – abbinata ad un cambio meccanico a 6 rapporti – garantiva prestazioni importanti per l’epoca: 280 km/h di velocità massima e accelerazione da 0 a 100 km/h in 6 secondi netti. Inoltre, essendo caratterizzato da una lunghezza maggiore di 30 cm circa rispetto al V12, il 6.7 V16 creò più di un grattacapo agli ingegneri, alle prese con la sua collocazione nel vano motore, a cui però riuscirono ad ovviare spostando il sistema di raffreddamento. Nonostante tutto, il progetto del motore V16 fu bocciato dal management di BMW che considerava il 5.0 V12 già il top della produzione.
Via | Autoblog.nl