Mercedes SLS AMG: tutti i dati tecnici e le nuove foto ufficiali
La nuova Mercedes SLS AMG torna alla ribalta: la Stella ha diramato oggi una nuova, ricca cartella stampa in occasione della presentazione dinamica del modello. Che, detto per inciso, si è tenuta sullo spettacolare autodromo californiano di Laguna Seca. Tanto per far capire che lei, l’erede dell’Ali di Gabbiano, chiede solo di essere messa alla
La nuova Mercedes SLS AMG torna alla ribalta: la Stella ha diramato oggi una nuova, ricca cartella stampa in occasione della presentazione dinamica del modello. Che, detto per inciso, si è tenuta sullo spettacolare autodromo californiano di Laguna Seca. Tanto per far capire che lei, l’erede dell’Ali di Gabbiano, chiede solo di essere messa alla prova tra i cordoli dei tracciati più tecnici del mondo.
L’erede della 300 SL del 1954 sarà ordinabile dal 16 novembre e in vendita dalla prossima primavera. Come la nobile antenata, una delle vetture più acclamate nell’intera storia dell’automobile, sarà la principale vetrina tecnologica per la casa di Stoccarda. Il suo design essenziale e levigato, la tecnologia avanzata racchiusa nel suo evoluto telaio in alluminio di tipo spaceframe, la dinamica di guida esemplare, fanno della nuova supercar Mercedes una sportiva che lascerà certamente il segno.
Anche perché per gli artigiani di Mercedes-AMG GmbH, si tratta di una prima volta: mai prima d’ora gli specialisti di Affalterbach si erano cimentati nello sviluppo di una vettura a partire da zero. Dopo 42 anni di storia, l’atelier raggiunge così la sua consacrazione definitiva.
Riepilogando brevemente i dati già noti (6.2 V8 da 571 CV e 650 Nm in posizione anteriore-centrale, lubrificazione a carter secco, cambio a doppia frizione in disposizione transaxle), passiamo al dettaglio: la SLS monta sofisticate sospensioni a doppi triangoli in alluminio con track-rod e gruppo molla /ammortizzatore sistemato sul triangolo inferiore, che offrono grandi doti di leggerezza e dinamica di guida, contribuendo a contenere il peso entro i 1620 kg complessivi, distribuiti sui due assali secondo un rapporto 47:53.
Se fuori i richiami al passato sono evidenti, nell’abitacolo domina invece un’ispirazione di tipo aeronautico: le quattro bocchette di ventilazione con le loro originali manopole di orientamento e la leva del cambio AMG Speedshift DCT ne sono la testimonianza più evidente. In termini di sicurezza passiva, troviamo ben otto airbag, con la novità del cuscino per le ginocchia del passeggero.
Tornando alla tecnica, la costruzione spaceframe del telaio ha regalato una rigidità torsionale invidiabile alla SLS, responsabile di una trasmissione diretta dei comandi e delle sollecitazioni provenienti da sterzo, freni e sospensioni. Il 96% del telaio è realizzato in alluminio, e ben il 20% è forgiato in fusione.
L’acciaio, formato a caldo, costituisce solo il 4% della massa complessiva del telaio ed è allocato completamente nei montanti frontali, a garantire la massima sicurezza in caso d’impatto. La massa complessiva di telaio e carrozzeria è di 241 kg e contribuisce all’invidiabile rapporto peso/potenza di 2,84 kg/CV.
L’albero di trasmissione e gli elementi delle sospensioni sono stati allocati il più in basso possibile per garantire un equilibrio dinamico a tutta prova anche nelle condizioni più impegnative, come quelle tipiche dell’uso in pista. Non solo lubrificazione a carter secco, insomma: AMG ha curato tutti i dettagli per raggiungere quest’obiettivo.
Per quanto riguarda il motore, al di là della cilindrata, si tratta di un’unità così diversa da quelle usate nelle versioni AMG dei modelli di normale produzione, che persino il codice di progetto è cambiato. L’M159 (il motore originale si chiama M156, ndr) eroga la potenza massima a 6800 giri: si tratta di un regime estremamente elevato considerata la cilindrata, che supera di slancio i sei litri. La coppia massima arriva invece ai 4750 giri.
Abbiamo parlato di una riprogettazione completa dell’unità: ebbene, il 6.2 V8 di Affalterbach sfrutta molte soluzioni provenienti dal mondo delle corse. Tutto il sistema di aspirazione è inedito, così come le valvole e gli alberi a camme. Anche il flusso di scarico è stato ottimizzato. Il basamento è stato poi ridisegnato e rinforzato per assorbire al meglio le maggiori sollecitazioni dinamiche e i pistoni sono completamente nuovi.
Ma il dato incredibile è che l’M159 è ancor più leggero del già sorprendente M156: il nuovo otto cilindri pesa solo 205 kg e vanta un rapporto peso/potenza pari a soli 0,36 kg/CV. L’adduzione e l’accensione della carica aria/benzina in camera di combustione avvengono in maniera complessivamente migliore, permettendo così l’incremento di potenza, che è pari al 9%. Il grosso V8 risulta inoltre ancor più rapido e reattivo a salire e a scendere di giri.
Per mantenere il consumo entro livelli accettabili (la casa dichiara 13,2 l/100 km sul ciclo combinato), sono stati inoltre adottati alcuni accorgimenti di dettaglio: le canne dei cilindri sono trattate in modo da ridurre l’attrito da scivolamento del pistone (secondo un sistema esclusivo AMG) e la pompa dell’olio funziona secondo una logica “on-demand”, regolata da una mappa dedicata della centralina, capace al contempo di migliorare la lubrificazione e ridurre le perdite da pompaggio. Soprattutto, la SLS è dotata di un sistema di energy recovery, che alimenta la batteria con l’energia dissipata dai freni in fase di rallentamento.
I 571 CV del V8 AMG vengono “sparati” sulle ruote posteriori grazie ad un albero di trasmissione interamente realizzato in fibra di carbonio, che è strettamente imparentato con quello impiegato sulla Classe C del DTM. Il risultato dell’impiego di un collegamento estremamente rigido tra motore e scatola del cambio, è una trasmissione decisamente “fedele” della forza motrice all’assale posteriore.
Il cambio AMG Speedshift DCT varia i rapporti in 100 ms e può essere usato in quattro differenti modalità di funzionamento: “C” (Controlled Efficiency), “S” (Sport), “S+” (Sport Plus) ed “M” (Manual). La nuova trasmissione contempla inoltre un sistema di launch control battezzato ufficialmente Race Start.
Lo sterzo, a pignone e corona, ha un rapporto costante di 13,6:1 e risulta dunque particolarmente diretto. La servoassistenza è di tipo variabile in funzione della velocità, aspetto fondamentale per garantire la massima stabilità alle punte elevatissime che può raggiungere la vettura. L’ESP ha tre logiche di funzionamento, ON, SPORT e OFF. Con l’ultima viene disattivato completamente il controllo, che si riattiva “pestando” sul pedale del freno.
Anche a ESP spento comunque, il dispositivo antislittamento funziona sempre trasferendo la coppia tra le due ruote posteriori per garantire in ogni condizione la trasmissione ottimale del moto alla strada. Chiaramente l’auto è dotata di serie di un differenziale autobloccante posteriore multidisco.
A livello di impianto frenante troviamo di serie all’anteriore dischi in materiale composito, che possono essere rimpiazzati come optional dai dischi carboceramici, più potenti, più grandi e più leggeri del 40%. Una caratteristica quest’ultima che riduce ulteriormente le masse rotanti e quelle non sospese, insieme ai cerchi ruota ultraleggeri, montati su pneumatici 265/35 R 19 davanti e 295/30 R 20 dietro sviluppati appositamente per l’SLS AMG.