General Motors: una nuova lega per convertire il calore degli scarichi in energia
General Motors sta lavorando su una nuova lega per convertire il calore dei gas di scarico in energia: questo innovativo materiale ha la capacità di tornare alla propria forma originaria al termine di una sollecitazione termica, liberando con questo processo energia da “riciclare” e -eventualmente immagazzinare nelle batterie.Il Dipartimento dell’Energia del governo USA crede in
General Motors sta lavorando su una nuova lega per convertire il calore dei gas di scarico in energia: questo innovativo materiale ha la capacità di tornare alla propria forma originaria al termine di una sollecitazione termica, liberando con questo processo energia da “riciclare” e -eventualmente immagazzinare nelle batterie.
Il Dipartimento dell’Energia del governo USA crede in questo progetto, tanto che ha già erogato 2,7 milioni di dollari per finanziare un prototipo funzionante di questo dispositivo. Ma andiamo a vedere più da vicino come funziona il sistema.
“Il giorno in cui lo stereo, la regolazione elettrica dei sedili ed il climatizzatore delle vostre auto saranno alimentati dal calore dei gas di scarico convertito in energia, si avvicina” annuncia GM. Come? Grazie all’SMA, acronimo di Shape Memory Alloy, altrimenti detta lega a memoria di forma.
Si tratta di un materiale afferente alla classe delle leghe metalliche, capace di generare elettricità grazie ai mutamenti morfologici della sua struttura cristallina che occorrono quando viene sottoposto a stress termico, come quello prodotto dai gas di scarico, per l’appunto.
Sebbene sia ancora presto per identificare il veicolo più adatto per adottare quest’innovazione, GM crede di poter sfruttare le applicazioni dell’SMA sia su auto a propulsore tradizionale, sia su modelli ibridi. Precisamente, a Detroit stanno lavorando per alimentare con questo sistema un piccolo generatore elettrico destinato a ricaricare le batterie dell’auto ibrida. La seconda applicazione allo studio, relativa a modelli ad alimentazione tradizionale, potrebbe comportare la sostituzione dell’alternatore, con conseguente risparmio di energia per il motore termico.
“Nessun altro costruttore al mondo sta lavorando su questa tecnologia”, sottolinea GM. Detroit si è lanciata in questo progetto con un programma innovativo, che prevede il coinvolgimento di vari enti e aziende provenienti da settori non-automotive, come quello dell’ingegneria dei materiali. GM prevede così di accorciare sensibilmente i tempi di messa a punto di questo sistema, in vista di una sua prossima commercializzazione, e al contempo di ridurne i costi di sviluppo.
Il primo prototipo di questo ennesimo dispositivo che aumenterà l’efficienza delle automobili moderne (oltre alla frenata rigenerativa vi ricordiamo un nostro articolo sul brevetto per l’ammortizzazione rigenerativa), dovrebbe essere presentato nel 2011.