Tesla: crollo in borsa, ma Elon Musk fuma marijuana in diretta [Video]
Elon Musk da spettacolo durante un’intervista, ma Tesla crolla in borsa per l’addio di due manager nel giro di pochi giorni.
Quella di ieri è stata una giornataccia per Tesla: il titolo ha perso oltre il 7% in borsa per l’annunciato addio di 2 manager dell’azienda ed il suo AD, Elon Musk, è finito nella bufera per aver fumato marijuana e bevuto whisky in diretta.
Il tonfo a Wall Street è maturato con le dimissioni presentante il 4 settembre dal direttore finanziario Dave Morton, assunto il 6 agosto, perché mal sopportava l’eccessiva esposizione mediatica attorno all’azienda e al suo Amministratore Delegato. Morton è stato subito seguito dal capo delle risorse umane Gabrielle Toledano, che ha comunicato l’intenzione di lasciare Tesla alla fine del suo periodo di congedo. Tanto è bastato per generare un terremoto in borsa, visto anche il nervosismo che contagia gli investitori dall’inizio dell’anno, quando emersero i problemi di produzione legati alla Model 3.
Musk sembra non voler pensare a tutto questo, visto lo show fatto durante un’intervista con il comico Joe Rogan, nella quale ha fatto un paio di tiri da uno spinello di marijuana (senza aspirare) mentre sorseggiava un bicchiere di whiskey. Effetti della pressione attorno all’azienda? Può essere, visto che questa è l’ultima di una serie di gaffe che lo hanno visto protagonista negli ultimi mesi.
Il pesce d’aprile con il suo tweet scherzoso che annunciava il fallimento di Tesla fece perde al titolo il 17% in quattro sedute. A maggio il rifiuto di rispondere ad alcune domande sui conti non brillanti e sulla produzione della Model 3, poste dagli analisti nella consueta conferenza post-trimestrale, determinò un’altra giornata nera in Borsa. Più per l’atteggiamento di Musk che per il quadro economico.
Arriviamo a luglio, quando il mondo ha gli occhi puntati sulla Thailandia, dove una squadra giovanile di calcio è rimasta intrappolata in una grotta. Musk offre il suo aiuto inviando un mini-sommergibile che avrebbe agevolato le operazioni di soccorso. Ma Vern Unsworth, uno dei sommozzatori che hanno organizzato il recupero, dichiara che il sommergibile è inutile, come la presenza dell’imprenditore al campo base dei soccorsi. Musk non la prende bene e bolla Unsworth come “pedofilo”.
Ad agosto invece lo stesso Musk racconta in un intervista al New York Times le difficoltà dell’ultimo anno, che definisce “il più difficile della carriera”. Poi l’ultimo scivolone si in diretta web, con whiskey e marijuana. Niente di illegale in California, ma forse un altro colpo all’immagine dell’imprenditore che fino a poco tempo fa godeva di una fiducia illimitata tra i suoi azionisti.