Mini Cooper ibrida: il piacere di guida scientifico [Video]
Avviato un esperimento in Franciacorta sulla Mini Cooper S E All4 in cui vengono misurate le risposte emozionali dei collaudatori
La Mini Cooper ibrida, tecnicamente la Mini Cooper S E All4, è protagonista di un inconsueto esperimento. Un progetto che in un certo senso mira ad integrare scienza e passione, all’insegna della sostenibilità. Le neuroscienze applicate al campo emozionale del piacere di guidare, inserito nella necessità di contenere l’impatto ambientale.
E’ il senso del progetto di ricerca Mini Emotional Landscape Experiment, in cui la marca inglese del Gruppo BMW è impegnata in Italia in collaborazione con start-up ed enti scientifici nazionali. Cornice e teatro dell’esperimento è la Franciacorta con le sue prestigiose aziende vinicole, un pezzo di Lombardia (la provincia di Brescia) in cui nascono primari prodotti dell’eccellenza italiana nel settore.
L’apparato scientifico e tecnico approntato per l’esperimento è realizzato dalla Thimus, una start-up di Bolzano leader nel settore delle neuroscienze. I suoi macchinari sono in grado di raccogliere dati sugli stati emotivi e cognitivi degli esseri umani impegnati in attività della vita reale. Sistemi nati in ambito medico e ora evoluti per un utilizzo più ampio.
L’esperimento, appena cominciato, è organizzato in questo modo: i collaudatori che guidano la Mini Cooper S E All4 in Franciacorta vengono equipaggiati con una sorta di caschetto, simile a quelli ciclistici, collegato a sensori e apparecchiature: macchine per eseguire un elettroencefalogramma graduato, occhiali eye-tracking che seguono letteralmente lo sguardo, perfino un oggetto per misurare la risposta galvanica della pelle.
Vale a dire la variazione delle proprietà elettriche della pelle umana, trasmessa dal sistema nervoso e dal sudore, quindi una risposta dello stato psicologico legata agli eventi ambientali.
In sintesi, diventa possibile misurare scientificamente le emozioni del guidatore. Valutare quindi con dati oggettivi l’esperienza di guida dell’auto. Un’altra fase del progetto prevede la misurazione di questo stato anche durante l’esperienza di assaggio dei vini nelle cantine del Consorzio Franciacorta. Quindi due esperienze piacevoli di natura differente. Questi dati verranno poi comparati e messi in relazione fra loro.
L’esperimento segue un ciclo di ricerche condotte negli ultimi due anni in varie città per un progetto di monitoraggio ambientale e fisiologico dell’esperienza abitativa, legato all’edificio Biosphera 2.0. E’ una casa progattata e costruita dalla Aktivhaus in collaborazione col Politecnico di Torino, l’Università di Torino e l’Università della Valle d’Aosta.
Si tratta di un “edificio attivo”. In grado cioè di produrre più energia di quella che necessita per mantenere in modo autonomo gli standard ideali ai parametri vitali umani, anche in condizioni climatiche e ambientali estreme. Costruito interamente in legno, segue gli standard energetici più avanzati.