Crollo ponte Genova: 43 morti. Lutto nazionale
Crollo ponte Genova, il ponte Morandi sul viadotto autostradale Polcevera della A10 fa precipitare diversi veicoli. Aggiornamenti sul bilancio di morti e feriti. Tutte le ultime notizie.
Aggiornamento 24 agosto 2018: purtroppo sale a 43 il numero delle vittime del crollo del Ponte Morandi avvenuto il 14 agosto.
12:30 – Si avviano alla conclusione i funerali di Stato delle vittime del crollo del ponte Morandi a Genova. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha abbracciato i famigliari delle persone che hanno perso la vita sotto le macerie. Lungo applauso per i Vigili del Fuoco e i volontari della Protezione Civile.
10.28 – Resta solo un disperso, Mirko Vicini, mentre un cittadino tedesco di nome Albert, che era nell’elenco dei dispersi, è stato rintracciato, è vivo e non si trova a Genova.
Sabato 18 agosto 2018 – Sale purtroppo a 41 persone il bilancio delle vittime del crollo del ponte Morandi a Genova. Questa notte i vigili del fuoco hanno ritrovato l’auto su cui viaggiava la famiglia Cecala, con a bordo tre persone: il padre Cristian, la madre Dawna e la figlia Kristal, di nove anni. L’auto era completamente schiacciata sotto un blocco di cemento che faceva parte del pilone del ponte
Oggi è la giornata di lutto nazionale: Dalle ore 11, in diretta tv, si svolgeranno i funerali di Stato di alcune delle vittime, mentre una ventina di famiglie hanno preferito svolgerli in forma privata.
Crollo a Genova: tutte le notizie del 17 agosto 2018
17.43 – La Protezione Civile ha riferito che i dispersi sono cinque.
12.57 – Potrebbe esserci la rottura di uno strallo dietro il crollo del Ponte Morandi di Genova: “è un’ipotesi di lavoro seria” spiega Antonio Brencich, professore dell’università di Genova, membro della Commissione del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture che sta accertando le cause del crollo del ponte: “La voce che gira è che il collasso sia stato attivato dalla rottura di uno strallo. Ci sono testimonianze e video che vanno in questo senso” aggiunge Brencich.
10.30 – Le ricerche dei dispersi sotto le macerie del ponte Morandi di Genova sono proseguite tutta la notte, la terza di fila. Con le ruspe i vigili del fuoco hanno continuato a scavare per aprire varchi tra gli imponenti blocchi di cemento armato. Le ricerche dei dispersi, stimati tra i 10 e i 20, si stanno concentrando tra il basamento del pilone crollato, sull’argine sinistro del fiume Polcevera e la porzione di ponte, di circa 20 metri, crollata lungo la ferrovia.
I funerali di Stato di 34 delle 38 vittime accertate saranno celebrati domani mattina alle 11.30 alla Fiera di Genova, giornata in cui è stato proclamato anche il lutto nazionale. Oggi pomeriggio alle 17.30 saranno celebrati invece a Torre del Greco i funerali dei quattro giovani del posto morti nel crollo del ponte: i genitori hanno rifiutato i funerali di Stato.
Intanto i pm di Genova indagano per omicidio colposo plurimo, disastro colposo e attentato colposo alla sicurezza dei trasporti, ipotesi di reato che sono tutte a carico di ignoti per il momento “perché bisogna individuare prima le possibili cause” ha detto il procuratore capo del capoluogo ligure Franco Cozzi.
09.00 – Un incendio è divampato verso le 7:30 di oggi in uno dei capannoni industriali che si trovano sotto il viadotto Morandi crollato a Genova tre giorni fa. Sul posto i vigili del fuoco che dopo aver domato le fiamme stanno accertando la cause del rogo. Il capannone era stato evacuato dopo il crollo del ponte, il 14 agosto.
Crollo a Genova: le notizie del 16 agosto 2018
Giovedì 16 agosto 2018 – Il procuratore capo Franco Cozzi ha spiegato che il bilancio delle vittime è stato rivisto ed è di 38 persone, ma risultano ancora disperse tra le 10 e le 20 persone. Intanto Palazzo Chigi ha proclamato sabato 18 agosto giornata di lutto nazionale e ha fissato i funerali di Stato alle ore 11:30 presso il padiglione blu della Fiera di Genova. Intanto continuano le polemiche tra il governo Conte e il gruppo Atlantia, di cui fa parte la società Autostrade italiane, che ha avuto un tonfo in Borsa. È scoppiato un botta e risposta tra il vicepremier e ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio e l’ex Premier del Pd Matteo Renzi. È intervenuto anche l’ex ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Antonio Di Pietro che nel 2007 firmò l’accordo con Autostrade italiane, mentre il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini chiede proprio ad Autostrade di sospendere il pagamento dei pedaggi nella zona intorno a Genova. Oggi a Genova è arrivato il segretario del Pd Maurizio Martina che ha chiesto al governo di cambiare i toni.
Sul caso del crollo del ponte Morandi è intervenuta anche la Commissione Europea, il cui portavoce Christian Spahr ha detto che “per quanto riguarda la responsabilità sulla sicurezza delle infrastrutture stradali sul Trans-European transport network (Tent)” di cui proprio il ponte di Genova fa parte, “nel caso sia gestita da un operatore privato, è il concessionario ad avere la responsabilità della sicurezza e della manutenzione della strada”.
Crollo a Genova: tutte le notizie del 15 agosto 2018
17.35 – “Le ricerche di vittime e dispersi non sono mai state sospese e continuano tuttora” spiegano dal Comando generale dei Vigili del Fuoco dopo la diffusione della notizia di una sospensione delle attività di soccorso per il rischio di crolli. Le squadre di soccorritori continuano a lavorare alla clemente sia vicino al pilone della zona crollata sia nell’area della ferrovia che è più vicina alla parte di ponte rimasta sospesa. “Il ponte è monitorato costantemente perché come evidente da ieri ci sono rischi, ma le attività non hanno mai subito interruzioni” fa sapere il Comando dei Vigili del fuoco.
17.23 – La Sampdoria dopo la tragedia del Ponte Morandi chiede ufficialmente il rinvio della partita con la Fiorentina in calendario domenica 19 agosto allo stadio Luigi Ferraris. La società attende ora la risposata della Lega Calcio Serie A.
14.50 – Il sindaco di Genova Marco Bucci ha confermato che l’amministrazione attuale assegnerà una nuova casa alle circa 300 famiglie residenti nei palazzi che si trovano subito sotto al pezzo di ponte Morandi che ora risulta pericolante.
Quella parte del ponte dovrà essere inevitabilmente abbattuta e non è quindi possibile salvare gli edifici sottostanti:
Sarà difficile, quelle case non si possono salvare perché sono sotto un ponte che potrebbe essere abbattuto. Ho seri dubbi che le case sotto il ponte possano essere mantenute. Avremo cura degli sfollati, è la nostra priorità numero uno. Ai cittadini sarà data una casa nuova.
14.18 – Il bilancio ufficiale, ancora da considerarsi provvisorio, è stato aggiornato ancora. Il Viminale, citando fonti della Prefettura di Genova, ha confermato che sono 39 i morti accertati. Tra le vittime ci sarebbero anche tre cittadini francesi di cui non sono state rese note le generalità e tre bambini.
14.08 – Ricerche sospese per il rischio di crolli sul luogo della tragedia del Ponte Morandi. I vigili del fuoco stanno facendo tutte le verifiche del caso prima di riprendere a scavare tra le macerie. A quasi 27 ore di distanza dal crollo del ponte però “non si sentono voci di sopravvissuti” sotto la montagna di cemento armato, spiega il Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco.
“A mano a mano che si sono raggiunte le auto schiacciate, si è provato a risalire alle persone dal numero di targa. Ora faremo il confronto con l’elenco dei dispersi” aggiunge il prefetto. Intanto si stima che serviranno almeno dieci giorni per liberare l’area interessata dal crollo del viadotto.
Crollo ponte Genova: 42 morti e 632 sfollati. Inchiesta per disastro colposo – Video
13.15 – Il governo di Giuseppe Conte proclamerà nelle prossime ore il lutto nazionale per la tragedia di Genova. L’annuncio dovrebbe avvenire a breve, come confermato in mattinata da Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria.
12.15 – È aumentato il numero delle persone sfollate a Genova e il rischio che lo resteranno a lungo è purtroppo più che concreto. In queste ore, infatti, è stata accertata la pericolosità della parte di ponte Morandi rimaste in piedi dopo il crollo di ieri. I vigili del fuoco hanno quindi deciso di interrompere immediatamente le operazioni di recupero degli oggetti personali dalle abitazioni interessate e hanno esteso il perimetro della zona ritenuta a rischio.
Sarebbero almeno 632 le persone che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni, circa 300 famiglie che dovranno essere ospitate altrove per le prossime settimane, in attesa di avere qualche certezza in più sul futuro di quella porzione ancora pericolante.
12.00 – Papa Francesco ha speso qualche parola sulla tragedia di Genova, invitando tutti i fedeli ad unirsi in una preghiera per le persone che hanno perso la vita nel crollo:
“Cari fratelli e sorelle, a Maria, consolatrice degli afflitti, vorrei affidare le angosce e i tormenti di coloro che, in tante parti del mondo, soffrono nel corpo e nello spirito. Penso in particolare a quanti sono provati dalla tragedia avvenuta ieri a Genova, che ha provocato vittime e smarrimento nella popolazione. Mentre affido alla misericordia di dio le persone che hanno perso la via, esprimo la mia vicinanza ai famigliari, ai feriti e tutti coloro che soffrono a causa di questo drammatico evento. Vi invito a unirmi a me nella preghiera per i loro cari”.
11.00 – Gli ultimi aggiornamenti arrivano dal Procuratore capo di Genova Franco Cozzi, che raggiunto telefonicamente da RaiNews ha portato il bilancio provvisorio a 42 morti, dopo una notte di scavi e di corsa contro il tempo. Non tutte le vittime sono state identificate.
Cozzi ha confermato anche l’apertura di un’indagine per disastro colposo e omicidio colposo plurimo, al momento senza indagati.
10.00 – A neanche 24 ore dalla tragedia e con il bilancio ancora considerato provvisorio, il governo di Giuseppe Conte sta già pensando a quali teste far cadere. Il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, pronto a raggiungere Genova, ha chiesto a gran voce le dimissioni dei vertici di Autostrade per l’Italia:
I vertici di Autostrade per l’Italia devono dimettersi prima di tutto. E visto che ci sono state gravi inadempienze, annuncio fin da ora che abbiamo attivato tutte le procedure per l’eventuale revoca delle concessioni.
Stessa linea adottata da Luigi Di Maio – “I responsabili della tragedia di Genova hanno un nome e cognome, e sono Autostrade per l’Italia” – che sarà oggi a Genova insieme all’altro viceministro Matteo Salvini.
Mercoledì 15 agosto 2018, ore 9:00 – Sale purtroppo il bilancio delle vittime del crollo del ponte Morandi a Genova avvenuto ieri poco prima di mezzogiorno. Secondo la Prefettura i morti sono almeno 35, ma sono già stati individuati anche altri tre corpi, ancora da recuperare. I soccorsi non si sono mai fermati, sono andati avanti anche durante la notte. Oggi sono attese le visite del Premier Giuseppe Conte, a Genova già da ieri, che oggi andrà a salutare i feriti in ospedale, arriveranno anche il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini. Oggi e domani si osserveranno due giornate di lutto cittadino.
Tutte le prime pagine dei giornali di oggi sono ovviamente dedicate a questa tragedia, potete leggerle cliccando sul box qui sotto.
Crollo a Genova: tutte le notizie del 14 agosto 2018
22.00 – La Regione Liguria ha aggiornato il bilancio, da considerarsi ancora provvisorio: 26 persone hanno perso la vita in seguito all’incidente di stamattina. 23 persone sono state rinvenute sul posto, due persone sono state estratte già morte dalle automobili rimaste schiacciate dal crollo e una persona è deceduta in sala operatoria nel pomeriggio.
I feriti di questa tragedia sono invece 15, di cui 9 in codice rosso. Mancano invece all’appello circa una decina di persone, le cui ricerche proseguiranno incessantemente nelle prossime ore.
21.30 – Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto esprimere il proprio cordoglio per la tragedia di Genova e oggi pomeriggio, attraverso una nota pubblicata dal Quirinale, ha voluto dimostrare la propria vicinanza ai familiari delle persone rimaste uccise del crollo del viadotto:
È una catastrofe quella che ha colpito Genova e l’Italia intera. Su persone e famiglie inermi si è abbattuta una disgrazia spaventosa e assurda. Il primo pensiero – mio come di tutti gli italiani – va alle vittime, ai feriti, alle sofferenze e alle angosce dei loro familiari. A quanti oggi piangono per i loro cari, desidero esprimere il più sentito cordoglio, la mia vicinanza e, insieme, la solidarietà della Repubblica.
Un caloroso ringraziamento rivolgo a coloro che – sulle strade, tra le macerie, negli ospedali – si sono immediatamente prodigati e tuttora continuano a lavorare in condizioni di difficoltà, per salvare vite e per recuperare i corpi di chi è stato travolto.
Questo è il momento dell’impegno comune, per affrontare l’emergenza, per assistere i feriti, per sostenere chi è colpito dal dolore, cui deve seguire un esame serio e severo sulle cause di quanto è accaduto. Nessuna autorità potrà sottrarsi a un esercizio di piena responsabilità: lo esigono le famiglie delle tante vittime, lo esigono le comunità colpite da un evento che lascerà il segno, lo esige la coscienza della nostra società nazionale.
Gli italiani hanno diritto a infrastrutture moderne ed efficienti che accompagnino con sicurezza la vita di tutti i giorni.
I controlli, la cultura della prevenzione e l’intelligente ammodernamento del sistema delle comunicazioni, devono essere sempre al centro dell’azione delle istituzioni pubbliche e dei concessionari privati, a tutti i livelli.
21.00 – Undici palazzi con abitazioni private sono state evacuate da quella è considerata la zona rischio in prossimità o sotto la ponte crollato questa mattina.
Sono 440 le persone sfollate, che saranno ospitate altrove per la notte e per i prossimi giorni, alcune anche per le prossime settimane, considerando che una parte rimasta ancora in piedi e considerata pericolante dovrà essere demolita.
Il sindaco di Genova, intanto, ha proclamato due giorni di lutto cittadino.
20.00 – Continua ad esserci molta incertezza sul bilancio, seppur provvisorio. I vigili del fuoco hanno precisato che almeno 35 persone avrebbero perso la vita nel crollo del ponte, mentre il numero ritenuto ufficialmente al momento è fermo a 22. La speranza, ovviamente, è che il numero corretto sia quello più basso, ma per avere un quadro più chiaro della situazione bisognerà attendere ancora qualche ora.
Aggiornamento ore 18.30 – Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è giunto a Genova e, accompagnato dai Vigili del Fuoco, sta ascoltando le testimonianze e si sta rendendo conto in prima persona della tragedia avvenuta stamattina.
Aggiornamento ore 18.15 – È salito a 35 il numero delle persone rimaste uccise dal crollo di una parte del ponte Morandi a Genova, ma continua a trattarsi di un bilancio provvisorio visto che i soccorsi sono ancora in azione e lo saranno per le prossime ore. A precisarlo sono stati proprio gli stessi Vigili del Fuoco che sono in azione da questa mattina:
C’è il rischio che altre parti del ponte possano crollare, per questo motivo abbiamo sfollato le persone da tutti gli edifici circostanti.
Le abitazioni private e le aziende che si trovano nell’area sono state prontamente evacuate.
Crollo del ponte a Genova: cosa è successo?
Tragedia a Genova. Il 14 agosto, intorno alle 12, il ponte autostradale Morandi sul torrente Polcevera è crollato. Entrambe le carreggiate, su cui corre la A10, sono precipitate per circa un centinaio di metri. Le parti crollate del ponte si sono abbattute prevalentemente nel torrente Polcevera e sulla ferrovia. Travolti anche due capannoni, privi di personale al momento del disastro.
Il capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli ha comunicato in una conferenza stampa nel pomeriggio che nel crollo sono state coinvolte 35 autovetture e 3 mezzi pesanti. Al momento ci sono 20 morti accertati e 13 feriti. Ci sono più di 240 vigili del fuoco sul posto. Rispondendo ai giornalisti, Borrelli ha aggiunto che a lui non risulta che fossero lavori in corso al ponte. Le cause andranno accertate successivamente.
#Genova #14ago 16.50, prosegue il lavoro dei #vigilidelfuoco con sezioni operative nuclei #usar e #cinofili in seguito al crollo del viadotto Morandi sulla #A10 pic.twitter.com/2jWrRvzomW
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 14 agosto 2018
Il disastro ha comportato diverse chiusure stradali e interruzioni ferroviarie. Riportiamo il comunicato della Polizia di Stato che le elenca in dettaglio: “A Genova questa mattina è in parte crollato il ponte di Polcevera-Morandi. E’ già attiva la chiusura della seguente arteria stradale:
– Autostrada A10 nel tratto Genova Savona tra il bivio per la A7 Milano Genova e Genova Aeroporto in entrambe le direzioni.
– A seguito della chiusura si sono formate code sulla A10 direzione Genova tra Genova Pegli e Genova Aeroporto con ripercussioni sui flussi di traffico verso Genova; sulla A12 Genova – Rosignano Marittima tra Genova Est e il Bivio per la A7 verso Genova; e sulla A7 tra Bolzaneto e la A10.
Questi i percorsi alternativi per le lunghe percorrenze:
-Per coloro che sono in viaggio lungo la A10 da Savona diretti a Genova si consiglia di utilizzare la A26 Genova – Gravellona Toce, poi la D26 diramazione Predosa Bettole e la A7 verso Genova.
-Per coloro che da Livorno sono diretti a Savona, si consiglia di utilizzare la A7 Milano-Genova, seguire le indicazioni per la diramazione Predosa Bettole e poi prendere la A26 verso Genova e proseguire per Savona.
-Per il traffico locale non si consiglia di percorrere le Autostrade e di fruire della viabilità ordinaria, secondo le indicazioni delle autorità locali.
-Si consiglia infine di evitare le aree limitrofe all’evento per non essere d’intralcio alle operazioni di soccorso.
Circolazione ferroviaria:
-Per coloro che sono in viaggio in treno, si consiglia di utilizzare le linee ferroviarie Genova-La Spezia verso Sud e Genova-Ventimiglia verso Nord“.
Questo viadotto, costruito negli anni ’60, è da molto tempo al centro di polemiche per le sue condizioni malandate e i lavori di manutenzione che procedevano a rilento. Le prime informazioni parlano di un cedimento strutturale come probabile causa del crollo.
#Genova #14ago 14:30, prosegue l’intervento di soccorso, 200 #vigilidelfuoco impegnati nelle operazioni pic.twitter.com/cOKLlRAnSK
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 14 agosto 2018
Il ministro ai Trasporti e infrastrutture Danilo Toninelli ha dichiarato al TG1: “La manutenzione viene prima di ogni cosa e i responsabili dovranno pagare fino all’ultimo. In questi 60 giorni di governo abbiamo dato immediatamente mandato di lavorare su manutenzione e messa in sicurezza dei viadotti e al loro monitoraggio attraverso dei sensori. Quasi tutti, costruiti tra gli anni ’50 e ’70 hanno bisogno di manutenzione ordinaria. Questo governo metterà i soldi proprio lì, per evitare che capitino ancora tragedie di questo tipo. Da cittadino italiano mi dispiace constatare che su queste infrastrutture non sia stata fatta tale manutenzione e questi fatti ne sono la testimonianza“.
Autostrade per l’Italia ha diffuso il seguente comunicato: “In relazione al crollo di parte del viadotto Polcevera sull’A10, Autostrade per l’Italia comunica che sulla struttura – risalente agli anni ‘60 – erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto e che, come da progetto, era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione. I lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova. Le cause del crollo saranno oggetto di approfondita analisi non appena sarà possibile accedere in sicurezza ai luoghi“.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, nel tardo pomeriggio ha commentato: “Vorrei innanzitutto ringraziare gli oltre 250 soccorritori sul posto. Ora è il momento del soccorso, della fatica e della preghiera. Poi comincerà il momento dell’accertamento delle responsabilità. Farò di tutto per arrivare ad avere nomi e cognomi dei responsabili di una tragedia che nel 2018 non deve accadere. Un ponte non crolla perché piove“.