Mitsubishi e Suzuki potrebbero ritirarsi dal mercato americano?
Mitsubishi e Suzuki devono abbandonare il mercato americano? Assolutamente sì secondo alcuni analisti giapponesi intervistati da Bloomberg. La decisione, che avrebbe un significato molto rilevante per i due costruttori del Sol Levante, sembra quasi irrinunciabile, perché le vendite delle due case -mai particolarmente significative oltreoceano-, si starebbero deprimendo a livelli tali da non giustificare più
Mitsubishi e Suzuki devono abbandonare il mercato americano? Assolutamente sì secondo alcuni analisti giapponesi intervistati da Bloomberg. La decisione, che avrebbe un significato molto rilevante per i due costruttori del Sol Levante, sembra quasi irrinunciabile, perché le vendite delle due case -mai particolarmente significative oltreoceano-, si starebbero deprimendo a livelli tali da non giustificare più la loro presenza negli USA.
Non basta infatti la crisi del mercato a giustificare i cali superiori al -50% registrati da Mitsubishi e Suzuki nel corso dell’ultimo anno: le vendite americane stanno sì scendendo, ma non certo a questi ritmi. Il rischio è quello di un “dissanguamento”, secondo l’icastica espressione di un addetto ai lavori.
Meno “drammatico” il commento di un altro analista che in ogni caso, riferendosi a Suzuki, ha sottolineato come la casa debba concentrarsi sulle piccole e sui mercati di Europa ed Estremo Oriente, dove le compatte sono molto gradite. Difficile non cogliere il riferimento alla travagliata avventura della Kizashi, una berlina media pensata espressamente con gli USA in testa e attualmente in via di sviluppo.
Mitsubishi dal canto suo, sembra ancora più sguarnita rispetto alla connazionale per affrontare adeguatamente il mercato USA. Solo un prodotto di nicchia come l’innovativa elettrica i-MiEV potrà sfondare in alcune aree del paese (leggi California), ma è chiaro che stiamo parlando di numeri piuttosto esigui.
Il presidente di Mitsubishi comunque, è stato chiarissimo al riguardo: “Non abbandoneremo mai gli USA: questo tornerà presto il mercato più grande del mondo”. Forse. Intanto laggiù, la casa non andrà oltre le 50.000 immatricolazioni quest’anno…