Home Anticipazioni Fiat: dopo il tentativo fallito su Opel si guarda a GM Sudamerica. Da Detroit si smentisce il flirt Fiat-Saab

Fiat: dopo il tentativo fallito su Opel si guarda a GM Sudamerica. Da Detroit si smentisce il flirt Fiat-Saab

La strategia globale di Sergio Marchionne non si ferma davanti alla delusione venuta dall’insuccesso nelle trattative per l’acquisizione di Opel. Dopo il buco nell’acqua in Germania, a Torino si comincia a pensare con interesse all’operation sudamericana di General Motors. Poche ore fa è arrivata inoltre da Detroit la smentita ufficiale di un interessamento di Fiat


La strategia globale di Sergio Marchionne non si ferma davanti alla delusione venuta dall’insuccesso nelle trattative per l’acquisizione di Opel. Dopo il buco nell’acqua in Germania, a Torino si comincia a pensare con interesse all’operation sudamericana di General Motors. Poche ore fa è arrivata inoltre da Detroit la smentita ufficiale di un interessamento di Fiat per Saab.

Torino dunque, pur puntando ad una preda diversa continua a perseguire i propri obiettivi: portando avanti l’acquisizione di GM Sudamerica Fiat potrebbe raggiungere ugualmente la massa critica di sei milioni di auto prodotte all’anno, definita imprescindibile per sopravvivere sul lungo termine da Marchionne stesso.

Il naufragio del matrimonio industriale con Opel comunque, non è andato giù al mondo politico italiano: il Ministro dell’Economia Tremonti ha lamentato ingerenze politiche da parte di Germania e Russia ed il Ministro per lo Sviluppo Economico Scajola si è definito “tuttora convinto che il piano Fiat fosse in assoluto il migliore dal punto di vista industriale”. Ma lasciamo da parte l’affare Opel e veniamo a parlare dei piani di espansione futuri.

Se da un lato Fritz Henderson, numero uno di General Motors, ha smentito in serata l’interesse di Fiat per Saab (interesse peraltro difficile da ritenere fondato data la presenza in casa di Alfa e Lancia), d’altro canto sembra avere decisamente senso un accordo con GM Sudamerica.

In Brasile il braccio di GM è al secondo posto tra i costruttori più grandi (proprio dietro a Fiat), ed in Argentina occupa la stessa posizione alle spalle di Volkswagen. La produzione totale GM assorbita dai mercati latino-americani ammonta ad 1.200.000 auto l’anno.

Visti i tanti encomi spesi da Barack Obama in favore di Marchionne e di Fiat in occasione dell’accordo di Torino con Chrysler, secondo qualcuno l’amministrazione americana potrebbe giudicare con favore un’operazione analoga da parte di Torino nei confronti delle attività latino-americane di GM. Staremo a vedere.

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