Formula 1: McLaren squalificata per tre gare con la condizionale

Oggi il team Vodafone McLaren di Formula 1 è stato squalificato per tre gran premi -con la condizionale- dalla FIA: il provvedimento diventerà operativo nei prossimi 12 mesi se emergeranno nuovi elementi critici o se gli imputati commetteranno altre violazioni all’articolo 151c del codice sportivo internazionale.

La FIA ha voluto punire chi per il team di Woking ha deliberatamente dichiarato il falso in merito al sorpasso di Jarno Trulli in regime di safety car al GP d’Australia. In quella circostanza Lewis Hamilton aveva riferito ai commissari di non aver rallentato appositamente per far passare l’abruzzese, ma la telemetria e le registrazioni audio successivamente acquisite avevano smentito clamorosamente le sue affermazioni e quelle dei rappresentati del team, che avevano inizialmente prodotto la squalifica del portacolori della Toyota.

Questa delibera delude quanti si aspettavano una misura più severa, anche in virtù della spy story, che costituiva un gravissimo precedente per gli accusati. Ma il collegio ha preferito una disposizione più leggera, che tiene conto delle scuse presentate in mattinata da Martin Whitmarsh, team manager McLaren.

Il responsabile della scuderia britannica ha ammesso le colpe della squadra, senza cercare lo scontro e rinunciando a qualunque assistenza dei legali. In tanti avrebbero comunque preferito un provvedimento esemplare, ma è evidente che la F1 non può permettersi oggi la squalifica di un top team del genere. Come volevasi dimostrare, ci verrebbe da aggiungere, in considerazione di quanto ipotizzavamo sette giorni fa, a commento della “sparata” di un membro del cda Mercedes sull’uscita di quest’ultima dalla serie.

Nelle motivazioni diramate dalla FIA, si legge che la scelta è scaturita “tenendo conto del modo aperto e onesto con cui Whitmarsh si è rivolto al Consiglio, al quale ha assicurato un cambiamento di cultura nella sua organizzazione”. E speriamo. Se non l’avessero ancora capito i Grandi Capi della F1 (organizzatori, team manager…), ci siamo francamente rotti le scatole di tribunali, processi, bassezze, chiacchiere, politica, regole cervellotiche, diritti televisivi e gare soporifere. Qualcuno molto in alto ha perso di vista lo spirito vero di questo sport, anestetizzandolo. Auguriamoci che non sia troppo tardi per risvegliarlo.

Via | Motorsportblog