Multe autovelox: senza la taratura verbali annullati
Continuano i ricorsi (vinti) contro le apparecchiature che rilevano la velocità prive di attestato di taratura e controllo.
Qualche automobilista non lo sa, ma un’importante sentenza della Corte Costituzionale di tre anni fa, la numero 113/2015 per chi volesse andare a cercarla e rileggerla, ha stabilito dei paletti decisamente pesanti per quanto riguarda le sanzioni elevate per eccesso di velocità. I togati di piazza della Consulta hanno infatti stabilito che – per essere considerati validi i verbali elevati da apparecchiature di rilevamento della velocità – questi debbano obbligatoriamente essere sottoposti a verifiche e tarature costanti e periodiche.
In mancanza di tali “controlli” di routine ai sistemi preposti a loro volta proprio al ruolo di “controllori”, tutte le sanzioni commutate possono essere non solo contestate, ma addirittura annullate. Nonostante la sentenza in oggetto, però, sono ancora centinaia gli automobilisti a cui vengono contestati reati relativi al superamento del limite di velocità, da macchinari che possiamo serenamente considerare, “illegali”.
Così entrano in gioco le associazioni dei consumatori, proprio come nel caso della vicenda legata ad un automobilista residente nella provincia di Rieti. Assistito quindi dalla Globoconsumatori Onlus, si è infatti arrivati alla sentenza numero 168/2018, redatta dal Giudice di Pace di Poggio Mirteto che ha quindi accolto il ricorso effettuato dall’automobilista multato. Motivo del contendere, il solito: non è stato possibile produrre la documentazione attestante i regolari controlli all’apparecchiatura in questione.
Entrando quindi nel dettaglio della vicenda si è quindi accertato come sulla stesura del verbale di accertamento, nella descrizione dell’infrazione riscontrata, fosse stato indicato che il sistema di rilevamento riportava la sola omologazione conforme al Decreto numero 3999 del dicembre del 2004. Zero riferimenti, quindi, a proposito di verifiche successive sull’effettiva funzionalità dell’apparecchiatura. Da qui, “facile facile” l’annullamento del verbale è stata semplicemente una mera conseguenza.
Insomma, in fondo nulla di strano. Il rapporto tra cittadini e Stato dev’essere “equo”, in un gioco la cui regola principale resta quella che in cui a rispettare la Legge, bisogna essere in due.