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Fiat-Chrysler-Tata-PSA: probabile una mega alleanza

Qualche tempo fa, l’ad di Fiat Sergio Marchionne affermò che in futuro sopravviveranno solo gruppi automobilistici che producono annualmente almeno 5,5 milioni di auto. Sempre durante quell’intervista rilasciata ad Automotive News, Marchionne sostenne che, per affrontare la crisi e garantire un futuro a tutti i costruttori d’auto, l’unica soluzione fosse un’alleanza.Ma i vari sconvolgimenti avvenuti


Qualche tempo fa, l’ad di Fiat Sergio Marchionne affermò che in futuro sopravviveranno solo gruppi automobilistici che producono annualmente almeno 5,5 milioni di auto. Sempre durante quell’intervista rilasciata ad Automotive News, Marchionne sostenne che, per affrontare la crisi e garantire un futuro a tutti i costruttori d’auto, l’unica soluzione fosse un’alleanza.

Ma i vari sconvolgimenti avvenuti in questi giorni nel mondo dell’auto – Obama che dà il via libera all’alleanza tra Fiat e Chrysler e il licenziamento di Streiff del Gruppo PSA – potrebbero essere solo l’inizio di un cammino che porterà alla nascita di una mega alleanza tra Fiat, Chrysler, Tata e Peugeot.

L’ipotesi è stata caldeggiata dall’autorevole Financial Times ma non ha trovato conferme da parte di Fiat, la quale ha prontamente smentito. Entrando però nel profondo della questione, si capisce che questa ipotesi difficilmente resterà nella “fantaeconomia”. L’alleanza tra Fiat e Chrysler è stata siglata questa settimana; Ratan Tata siede nel cda della Casa torinese e ed è partner ufficiale in India; Fiat e PSA collaborano da più di trent’anni nel campo dei veicoli commerciali e delle monovolumi; Peugeot e Chrysler hanno già collaborato verso la fine degli anni ’70, quando PSA rilevò tutte le attività europee della Casa di Auburns Hill.

Se questa ipotesi si trasformerà in realtà industriale lo sa solamente il tempo. Comunque, Sergio Marchionne nei prossimi giorni incontrerà Philippe Varin, il nuovo capo di PSA. Intanto, l’ad di Fiat è volato negli Stati Uniti per incontrare sindacati, banche e i vertici Chrysler. E l’operazione con il Colosso di Detroit continua ad alimentare gli entusiasmi: dopo le parole di apprezzamento pronunciate da Obama, sono arrivate quelle scontate del Presidente Luca Cordero di Montezemolo ma anche quelle di Paolo Fresco e Corrado Passera, rispettivamente ex Presidente Fiat e ad di Intesa SanPaolo.

Un’ulteriore effetto dell’alleanza Fiat-Chrysler si è avuto sul titolo Fiat in Borsa, dove si è registrato un +10,31%. Ma questo storico accordo genera anche molte perplessità, soprattutto negli ambienti sindacali. Secondo Giorgio Cremaschi della CGIL, è ancora incerto quali saranno i benefici che otterranno gli stabilimenti e i lavoratori italiani da questa operazione. Infatti, tra aprile e maggio si farà ancora ricorso alla cassa integrazione per i dipendenti di Mirafiori e Pomigliano d’Arco.

Via | ilSole24ore (Grazie a bebo per la segnalazione)

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