Fiat 128: quarant’anni di trazione anteriore
Nel lontano maggio del 1969 debuttò la Fiat 128, la prima vettura a trazione anteriore sviluppata dalla Casa torinese. A dispetto di una linea pressoché sobria, la 128 nascondeva importanti novità tecniche che andavano al di là dello schema “tutt’avanti”. La media Fiat si presentava con sospensioni a quattro ruote indipendenti e un nuovo motore
Nel lontano maggio del 1969 debuttò la Fiat 128, la prima vettura a trazione anteriore sviluppata dalla Casa torinese. A dispetto di una linea pressoché sobria, la 128 nascondeva importanti novità tecniche che andavano al di là dello schema “tutt’avanti”. La media Fiat si presentava con sospensioni a quattro ruote indipendenti e un nuovo motore a quattro cilindri di 1116 cc da 55 CV, con albero a camme in testa e collocato anteriormente in posizione trasversale.
Gli interni erano votati alla semplicità, alla razionalità e alla funzionalità e colpivano per i sedili rivestiti in sky e la notevole abitabilità, ottenuta grazie alle soluzioni meccaniche adottate. La 128, con gli occhi di oggi, era una vettura molto compatta: 385 cm di lunghezza, 159 di larghezza, 134 di altezza e 245 cm di passo. Paragonandola alla Grande Punto, notiamo che rispetto a questa la 128 risulta meno ingombrante.
La Fiat 128 – disponibile nelle varianti berlina a 2 e 4 porte e in quella Familiare a 3 porte – incontrò subito i favori della clientela. Non solo, perché nel 1970 conquistò anche l’ambizioso titolo di “Auto dell’Anno”, assegnato da una giuria di giornalisti. Nel 1971, la gamma della 128 si ampliò: debuttarono, infatti, la 128 Rally equipaggiata con il propulsore 1300 da 67 CV e la variante coupé denominata 128 Sport. Quest’ultima era disponibile in due versioni: la S con fari anteriori quadrati e la SL con doppi fari anteriori circolari.
Il primo lieve restyling arrivò nel 1974. In questa occasione, debuttò anche la 128 Special mossa da un motore 1300. Nel 1975, fu la 128 Sport a subire un aggiornamento piuttosto pesante. Infatti, la linea fu stravolta e il nome fu cambiato in 128 Coupé 3P. A causa di uno stile “Shooting Brake”, non riuscì a raddrizzare le modeste vendite della Sport, rivelandosi alla fine un fiasco commerciale.
Le 128 berlina e Familiare, invece, subirono un deciso restyling nel 1976. La berlina fu resa disponibile solo in versione 4 porte, mentre la Familiare modificò la denominazione in 128 Panorama. La gamma della rinnovata 128 fu declinata in tre allestimenti: L, C e CL, abbinati ai propulsori 1100 e 1300.
In occasione del lancio della Ritmo, le 128 Panorama e Coupé 3P uscirono di produzione. La 128 berlina affiancò la nuova compatta di casa Fiat e continuò la sua carriera fino al 1983, quando si interruppe la produzione in Italia dopo ben 3.107.000 esemplari. In seguito, la produzione della 128 continuò su licenza in altri paesi. Attualmente, la Zastava Skala 55 assemblata in Serbia rappresenta l’ultima evoluzione della compatta Fiat nata esattamente quarant’anni fa.