I primi 10 anni della BMW X5
La BMW X5 fece la sua prima apparizione al Salone di Detroit del 1999. Disegnata dall’eccentrico Chris Bangle, la X5 è stata la prima Sport Activity Vehicle realizzata dalla casa bavarese. In questi giorni, sempre a Detroit, è in corso l’ultima edizione del NAIAS e, contemporaneamente, sono state “spente” le prime dieci candelline del SUV
La BMW X5 fece la sua prima apparizione al Salone di Detroit del 1999. Disegnata dall’eccentrico Chris Bangle, la X5 è stata la prima Sport Activity Vehicle realizzata dalla casa bavarese. In questi giorni, sempre a Detroit, è in corso l’ultima edizione del NAIAS e, contemporaneamente, sono state “spente” le prime dieci candelline del SUV BMW. Un’occasione questa, per ripercorrere la storia e i successi di questo modello.
La prima X5 (nome in codice E53) nacque sulla base della Serie 5 E39, nell’ambito di un progetto da cui derivò anche l’attuale Range Rover, quando la Land Rover era un brand del BMW Group.
Al momento del lancio, la X5 era equipaggiata con il V8 4.4i da 286 CV, mentre l’anno successivo debuttò il 6 cilindri 3.0i da 231 CV. Nel 2001, invece, venne introdotto il propulsore diesel 3.0d da 184 CV con iniezione common-rail.
Sempre nel 2001, fu lanciata la X5 4.6is, prima versione sportiva di questa SAV. Il motore V8 erogava una potenza di 347 CV e una coppia massima di 480 Nm, sufficienti alla X5 per coprire gli 0-100 in 6,5 secondi e raggiungere i 240 km/h di velocità massima.
Il primo restyling arrivò alla fine del 2003. A livello estetico, le novità riguardarono il cofano motore, la calandra, gli spoiler e i gruppi ottici. A livello meccanico, invece, le innovazioni furono più importanti: debuttò il sistema di trazione integrale xDrive già visto sulla X3, in sostituzione della precedente soluzione a tre differenziali. Inoltre, si ebbero degli aumenti di potenza per il 3.0d (da 184 a 218 CV) e per il 4.4i (da 286 a 320 CV).
Sempre in occasione del restyling di metà carriera, il 4.6is venne rimpiazzato dal 4.8is da 360 CV, con cui la X5 poteva raggiungere una velocità massima di 246 km/h.
La prima generazione di X5 è stata venduta in 616.867 esemplari, prima di cedere il passo all’attuale (E70) generazione, che ha debuttato alla fine del 2006. A tutt’oggi, sommando la produzione di entrambe le generazioni, la X5 è stata assemblata in circa 845.000 esemplari, tutti realizzati nello stabilimento americano di Spartanburg, in Sud Carolina. Proprio gli Stati Uniti rappresentano il mercato più importante per la BMW X5. Il successo di questa vettura è stato decretato da fattori importanti quali efficienza, sicurezza e qualità, ma anche da dinamica di guida e versatilità, due dei concetti principali del DNA BMW.
Via | Quattroruote
