Porsche: stop alle vendite? Solo limitazione temporanea
A causa dei problemi di omologazione emersi con i nuovi standard WLTP, Porsche ha dovuto riorganizzare le sue linee produttive fino a settembre.
Porsche ferma la produzione di 911 e Cayenne? La notizia come prevedibile si è rapidamente diffusa in Europa e non solo, fino a quando, in serata, è arrivata la precisazione della casa di Zuffenhausen, che conferma l’impegno di aggiornare la sua gamma di modelli in linea con gli standard sulle emissioni di prossima introduzione. Come già accennato, dal 1 settembre 2018 tutte le auto di nuova immatricolazione in Europa saranno sottoposte ai cicli di misurazione WLTP (Worldwide Harmonized Light Vehicles Test Procedure) e entrerà inoltre in vigore un nuovo standard per l’omologazione delle emissioni inquinanti.
Ciò rende necessaria la transizione a una gamma di veicoli dotati di filtro anti-particolato anche per le motorizzazioni a benzina e il completamento del processo relativo alle nuove omologazioni per le immatricolazioni di vetture nuove. Di conseguenza, la gamma di modelli è stata temporaneamente limitata. Nonostante ciò, clienti e interessati, possono contattare i Centri Porsche per effettuare ordini anche nel periodo di transizione.
Durante questo periodo rimangono ancora a disposizione per la vendita tutte le vetture attualmente presso i Centri Porsche nonché la produzione dei mesi di giugno e luglio che continuerà regolarmente. La fase di transizione prevede un’introduzione scaglionata del filtro sui diversi modelli della gamma Porsche.
A partire da settembre, modelli selezionati delle linee 911 e 718 saranno disponibili con filtro anti-particolato benzina. La 911 4 GTS con trazione integrale e cambio a doppia frizione PDK sarà disponibile sin da subito in tre versioni: Coupé, Cabriolet e Targa. Oltre che sulle varianti della 911 4 GTS, la nuova tecnologia per il filtro anti-particolato verrà introdotta sulla 718 a partire dai modelli base e GTS, successivamente sulle altre linee di prodotto del portafoglio Porsche.
Per tutti i nuovi modelli che verranno lanciati nel periodo di transizione, tutte le varianti iniziali disponibili con motore a benzina saranno equipaggiate sin da subito con filtro anti-particolato. L’introduzione sul mercato delle diverse varianti avverrà gradualmente, come sempre accade nel caso di un nuovo modello.
Le tempistiche della transizione sono dovute a causa una serie di sfide da affrontare: in base alla nuova legislazione, tutte le case automobilistiche saranno tenute a indicare i dati individuali sui consumi tenendo conto dell’equipaggiamento di ciascun veicolo. Il calcolo di questi dati sui consumi richiede una vasta serie di misurazioni, ben più numerose rispetto al passato.
Porsche: stop alle vendite di 911 e Cayenne fino a settembre
La notizia è clamorosa, Porsche ha stoppato le vendite di tutte le 911 e di tutte le Cayenne fino a settembre. La drastica decisione si è resa necessaria a causa delle problematiche innescate dal nuovo ciclo di omologazione WLTP, che entrerà in vigore in tutta l’UE a settembre. I nuovi standard infatti tengono anche conto delle particelle ultrafini emesse dai motori a benzina a iniezione diretta di ultima generazione.
Lo stop alla produzione implica anche quello alle consegne, ferma invece la possibilità di ordinare le auto, con l’incognita della data certa di consegna. Lo stop non riguarda solamente alcune motorizzazioni di Macan e Panamera, mentre per 911 e Cayenne il blocco riguarda tutta Europa per il presunto mancato rispetto dei nuovi standard ambientali ed evitare le conseguenti sanzioni.
A Zuffenhausen, e non sono certo gli unici, puntano il dito contro il Parlamento Europeo, reo di aver dato troppo poco preavviso alle Case costruttrici per adeguare linee di montaggio e banchi prova. “Le scadenze UE per la certificazione WLTP, che sono state portate avanti con breve preavviso di un anno, ci stanno sottoponendo a pressioni enormi.
I nostri preparativi per adeguare le fabbriche sono già in pieno svolgimento da oltre un anno e stiamo facendo buoni progressi”, afferma l’amministratore delegato Oliver Blume. “A causa di una notevole carenza nella disponibilità di banchi prova, che sta interessando tutti i produttori, ci troviamo davanti ad una grande sfida. Ma siamo comunque favorevoli a test sulle emissioni più realistici”.