WEC: il Bop lascia scontenti Ferrari e Ford
Possono sorridere Aston Martin e Bmw, che avranno qualche freccia in più ai loro archi.
Tra poco meno di un mese, precisamente il 16 giugno, potremo gustarci la 24 Ore di Le Mans: una delle gare più famose nel mondo delle competizioni. Dopo l’addio di Audi e Porsche, la vittoria di Toyota nella categoria LMP1, a meno di clamorosi imprevisti come nel 2016 (rottura all’ultimo giro), sembrerebbe quasi scontata.
Nella classe GTE PRO, invece, la lotta è serratissima. Anche al di fuori della pista: si discute molto, infatti, sul “Balance of Performance” (Bop), un sistema che consente di livellare le prestazioni delle auto andando a variare alcuni parametri, come il peso e la potenza. Queste perché le vetture di derivazione stradale che partecipano a queste categorie sono molto diverse tra di loro.
Tuttavia, in questi giorni il Bop ha fatto discutere per via delle modifiche apportate in vista della gara che si disputerà sul Circuito de la Sarthe. Aston Martin e Bmw, che non hanno certo brillato alla 6 Ore di Spa-Francorchamps, sulla carta sembrerebbero trarne un vantaggio. La scuderia inglese, a discapito di un aumento di peso che la porta a quota 1.270 kg, può ora beneficiare di una maggiore pressione di sovralimentazione, che si traduce in una potenza superiore. Più potenza a disposizione anche per la bavarese, che però sarà zavorrata di 13 kg extra, arrivando a toccare i 1.268 kg.
Mentre ne escono acciaccate la Ferrari 488 GTE e la Ford GT. Alla prima sono stati aggiunti 11 kg ed è stata ridotta la potenza, alla seconda non è andata meglio: la GT ha visto salire il peso (fino a 1.280 kg) e scendere i CV espressi dal motore. Invece, Porsche RSR e Corvette C7R – che pesano rispettivamente 1.259 kg (+17 kg di zavorra) e 1.244 Kg – godranno di una diminuzione dei restrittori di aspirazione che regalerà ai veicoli maggiore potenza.