Bell Aurens Longnose: una Land Rover esagerata

Bell Aurens Longnose. Lungo naso per celare cosa. I più audaci potranno richiedere in dotazione alla stupenda riedizione della Land Rover pre serie III, progettata dal minuscolo costruttore tedesco, un motore Rolls Royce Merlin 12 cilindri a V di 27 litri di cilindrata, avete capito bene 27.000 cc !!, turbocompresso capace di sviluppare 1500 cavalli in uso sugli aerei degli anni ’40 definito come uno dei migliori.

Ma la scelta non si ferma qua; perché non pensare allora ad un Rover Meteor sempre 12 cilindri 27 litri di cubatura, con una più modesta potenza di 750 cavalli montato sull’ A27M Cromwell carroarmato Inglese del 1943. Temo che le tabelle italiane sui cavalli fiscali non contemplino tali valori, inoltre questi propulsori potrebbero non essere graditi alla pubblica strada quindi i più convenzionali Rover V8 cosidetti Great British, 4.6 o 5.0 litri accreditati rispettivamente di 235 e 280 cavallini tondi tondi, potrebbero risultare come soluzione adeguata.

Non manca un ultima proposta Custom, costituita dall’accoppiamento di due V8 per formare o un V16 da 10 litri e 700 cavalli, o più piccolo 8 litri sempre sedici cilindri da 420 cavalli. La Bell Aurens si aggiudica cosi sulla carta la vittoria sul comparto potenza e cilindrata mettendo KO qualsiasi altro costruttore tedesco che si rispetti. Costruzione artigianale assoluta e materiali di pregio costituiscono quella che sembra una stupenda fuoristrada sportiva retrò, futuristica. Il piccolo parabrezza la linea pulita ed i collettori di scarico donano quell’aria racing che fa tanto caschetto in pelle ed occhialoni.

L’auto, lunga 4 metri e 50 centimetri e larga 1 metro e 70, non ha tetto e può essere ordinata con due varianti di coda. Quella a scivolo nostalgica tipo barca o quella tradizionale perpendicolare già in dotazione al modello di serie. Cambio a 5 rapporti Rover, sospensioni convenzionali con ammortizzatori moderni e freni a disco di derivazione Santana o Iveco Massif chiudono la dotazione tecnica che non prevede l’elettronica per conservare il fascino della guida pura.

Solo iniezione e luci saranno alimentate dalla preziosa energia sprigionata dalla moderna batteria. Cerchi da 16 o 18 pollici e sterzo ereditato da mamma Land. Gli accessori opzionali prevedono un tetto con tonneau cover separato per guidatore e passeggero, aria condizionata, vetri elettrici ed impianto audio, gomme ribassate che consiglierei oltre i 235 cavalli, verniciatura con colori moderni, ovvero quelli non esistenti prima del ’69, anno in cui i primi Uomini, Neil Armstrong e Buzz Aldrin, calpestarono il suolo Lunare. Il prezzo di questo gioiello dovrebbe attestarsi sui 125.000 Euro nella versione base con l’ 8 cilindri più piccolo e la tiratura si aggirerà a non più di 10 esemplari annui.

Via | Auto-motor-und-sport