GM: sempre più probabile la fine dei grandi SUV
Sembra passata un’eternità da quando gli americani andavano matti per i grandi SUV, la benzina costava una sciocchezza e il credito godeva (almeno apparentemente) di ottima salute, e invece si tratta di circostanze che sono venute meno all’improvviso, solo pochi mesi fa. Incredibile, vero?Oggi le grandi industrie devono fare i conti con una crisi globale
Sembra passata un’eternità da quando gli americani andavano matti per i grandi SUV, la benzina costava una sciocchezza e il credito godeva (almeno apparentemente) di ottima salute, e invece si tratta di circostanze che sono venute meno all’improvviso, solo pochi mesi fa. Incredibile, vero?
Oggi le grandi industrie devono fare i conti con una crisi globale esplosa in tutta la sua potenza e con una contrazione dei consumi che ha rappresentato un colpo durissimo per la produzione industriale e la pianificazione degli investimenti per i prossimi anni. In uno scenario del genere, un costruttore automobilistico si trova costretto ad adeguare il più velocemente possibile la propria offerta alle mutate condizioni di mercato. Necessità ancor più impellente per le tre grandi di Detroit.
GM ad esempio, sembra ormai decisa a far sparire del tutto i suoi grossi SUV: Chevrolet Tahoe, GMC Yukon e Cadillac Escalade, prodotti tra i più profittevoli nella centenaria storia del gruppo, sono diventati vecchi di colpo e pare che il capolinea della loro vita commerciale sia praticamente dietro l’angolo.
“Oggi, investire due miliardi di dollari sullo sviluppo della nuova generazione dei grandi SUV sarebbe quantomeno molto difficile. Dobbiamo essere realistici” ha concluso Bob Lutz nell’intervista rilasciata al New York Times. Una dichiarazione lontanissima da mezzi termini e sfumature di significato