Noble 600: la supercar non per tutti
Finalmente, dopo una lunghissima gestazione che ha avuto inizio fin dal British Motor Show del 2004, la Noble 600 è stata beccata e filmata senza veli in Arizona durante una sessione di test su strada dagli scopi pubblicitari nei confronti dei potenziali clienti. Questi cinque anni di attesa, comprensivi dell’abbandono del titolare Lee Noble a
Finalmente, dopo una lunghissima gestazione che ha avuto inizio fin dal British Motor Show del 2004, la Noble 600 è stata beccata e filmata senza veli in Arizona durante una sessione di test su strada dagli scopi pubblicitari nei confronti dei potenziali clienti. Questi cinque anni di attesa, comprensivi dell’abbandono del titolare Lee Noble a fine 2007, hanno trasformato la Noble 600 da una chimera per gli appassionati in una splendida creatura reale metà automobile e metà motore.
Già, perché a tirare fuori 600 CV dal V8 di 4414 cc montato sulla Volvo XC90 sono capaci più o meno tutti montando un paio di turbine come hanno fatto gli inglesi della Noble. Ma in realtà non è così scontata la scelta di quel preciso motore in un ventaglio di possibili V8: per la Casa inglese il principale obiettivo è il contenimento dei pesi. Quindi la scelta è caduta sul V8 svedese perché le dimensioni contenute, 754 mm di lunghezza e 635 di larghezza, lo rendono il più compatto del mercato e grazie al massiccio impiego di alluminio (monoblocco e teste cilindro) anche uno dei più leggeri, con un peso contenuto in soli 190 kg.
Proprio grazie al motore leggero e alla riduzione del peso che porterà in dote la scelta progettuale della scocca in carbonio, la Noble 600 dovrebbe fermare la bilancia poco oltre i 1000kg. Un rapporto peso-potenza in grado di far impallidire le altre sportive, che nei migliori dei casi a parità di cavalleria pesano il 50% in più. Per l’auto si stimano uno 0-100 inferiore ai 4 s e una velocità massima superiore ai 320 km/h.
Ma i numeri non dicono tutto, non parlano di agilità e frenata, di sensazioni e emozioni. Non dicono la differenza fra condurre 600 CV con solo 1000 kg di carbonio e vetroresina intorno e ottenere le stesse prestazioni con ben altri pesi e forme. Insomma, in un mercato dove le prestazioni e la “sportività” la fanno il portafoglio e i cavalli sotto il cofano, la Noble 600 si affida al vecchio “manico” e alla riduzione delle masse. Un’automobile non per tutti, neppure per tutti quei pochi fortunati che se la potranno permettere. Come sono sempre state le vere supercar.
Via | Autocar