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Prova su strada dell’Iveco Massif

L’auto dei mille perché. Esattamente cosi, caso raro, che attira l’attenzione. Per carità la conosciamo tutti da qualche decennio, sotto altro o altri nomi. L’ Iveco Massif, è un possente fuoristrada, duro e puro, mezzo di trasporto con una specifica missione. Andare su ogni terreno, o meglio servire e portare persone e cose in ogni


L’auto dei mille perché. Esattamente cosi, caso raro, che attira l’attenzione. Per carità la conosciamo tutti da qualche decennio, sotto altro o altri nomi. L’ Iveco Massif, è un possente fuoristrada, duro e puro, mezzo di trasporto con una specifica missione. Andare su ogni terreno, o meglio servire e portare persone e cose in ogni angolo della terra ferma. Niente nomenclature moderne, non è un SUV, non è un SAV, ma quello che sempre si chiamerà fuoristrada. Ne rimangono pochi, e per svolgere i delicati compiti, non possono fare a meno di una certa tecnologia, e di una certa impostazione.

Ceriani Group, mi ha dato l’opportunità di testare un 4 porte passo lungo, nero lucido, 5 posti con il 3 litri diesel da 146 cavalli. Partiamo da principio. La Defender la conosciamo tutti, la Santana un po’ meno, la Massif, è la figlia di queste automobili. La progenitrice Inglese, è quanto di più celebre ci sia al mondo. Un icona, fatta auto. Parli di lei, ed in ogni lingua ne sentirai decantare le lodi. La Massif è la risposta Fiat per determinati impieghi. Non è un caso che chi cerchi motricità e solidità ricada sempre e da quaranta anni su questa ricetta, oserei dire su questa famiglia. Nel Regno Unito, non esiste casata rispettosa che non possegga una Defender, e perfino Sua Maestà non rinuncia ad essa per gli spostamenti fuori città. Vedremo quale sarà la risposta del pubblico italiano, al mulo di casa.

Iveco Massif
Iveco Massif
Iveco Massif

Iveco Massif
Iveco Massif
Iveco Massif

Perché Iveco e non Fiat? La solidità e la proverbiale nomea del marchio Italiano di mezzi da lavoro, ne suggeriscono alcuni tratti. Veicolo puro, veicolo forte, inarrestabile, duraturo. Posso solo farmi questa idea. Mezzi specializzati Iveco, mezzi da strada Fiat. Già, ma quanti di voi saranno pronti a varcare le soglie di capannoni alti 5 metri, che custodiscono preziosi Stralis o Eurocargo ? Vi consiglio vivamente di farlo.

Iveco Massif
Iveco Massif
Iveco Massif

L’effervescenza del 3 litri dà una certa vivacità alla marcia. Vorrei ricordare che questo motore viene montato solitamente ai bianchi furgoni che fanno girare l’economia nostrana, ennesima riprova di forza e robustezza. Il Daily, porta 3 tonnellate e mezzo. Su strada è assolutamente inutile cercare la partenza a fianco di una X5. Lasciate stare, anche se sicuramente potreste togliervi soddisfazioni nei confronti di auto meno prestanti. Non è fermo assolutamente. Questo mezzo cammina, ma le balestre ed il telaio portante, non danno quel feeling e quel comportamento, che pare sia divenuto irrinunciabile anche su mezzi da 2 tonnellate alti 2 metri. In uscita di curva, in velocità, bisogna lavorare per contenere le inerzie, lottando con uno sterzo abbastanza lento e poco comunicativo. Ma benissimo, tanto non è la sua natura, e quindi ad andature normali regala sicuramente un comportamento onesto.

Iveco Massif
Iveco Massif
Iveco Massif

Il cambio, un burro, è assolutamente ben spaziato, e la seconda come la terza potrebbero essere le uniche due marce. Consentono di muoversi nel traffico senza nessun problema. Nel modesto fuoristrada, al minimo con il secondo rapporto, l’auto non fa una piega, macinando metri su metri senza bisogno di acceleratore. L’ altra leva sul tunnel, permettere di selezionare le due o quattro ruote motrici e le ridotte. Un altro tasto, blocca il differenziale. Si dice che le balestre siano un poco limitanti per l’off road vero, quello da competizione, ma sicuramente non hanno bisogno di manutenzione, e non dovrebbero spaccarsi mai.

Altro punto di forza del Massif: materiali solidi, semplicità costruttiva, pochi fronzoli. Come per le auto sportive, spartane e leggere per essere più agili e performanti. Spartano e robusto, per non arrestarsi da nessuna parte. Lo spazio a bordo è abbondante, non nel senso moderno, ma in senso assolutamente pratico. I tappeti di gomma, e gli inserti in metallo goffrato, ne aumentano la versatilità, nel carico, ma soprattutto nelle pulizie, quelle che non prevedono la crema per la pelle e i guanti bianchi.

Fuoristrada:beh vi deludo subito, non ne ho fatto, o meglio dalle mie parti, nel profondo nord delle aziende, non si trovano pietraie, deserti, mulattiere, e tanto meno foreste. Dalle mie parti esistono strade sterrate più o meno sconnesse, campi, poco più a sud risaie e poco più a nord colline. Il Camel trophy non si può certo fare, ma se mi metto nei panni di mio cugino Marco che fa il veterinario, e non cura solo cani isterici in centro città, ma si ritrova in campi di fango con una fattoria in mezzo, e una mucca da far partorire, o del mio amico geometra Claudio, che gira per cantieri, sicuramente posso pensare che auto di questo tipo servano.

Iveco Massif
Iveco Massif
Iveco Massif

Con un moderno SUV, ci si dovrebbe arrendere alla prima buca, e gli stivali di gomma, la calce, e ed il fieno, sarebbero come le cozze sulla torta di cioccolato. Inutili. Ecco perché Fiat Iveco hanno pensato il Massif, perché non tutti lavorano in mocassini e colletto bianco. I metri percorsi su fondi sconnessi, li ho affrontati con una facilità robusta. La sensazione è quella di agio assoluto, come per una Croma l’autostrada. Buche, dossi, erba, fossati, pietre, sembrano piatti, o per lo meno non costituiscono problema. Sono il suo terreno ideale. Esaltano la sua natura. Questo veicolo avrà una sicura destinazione verso i settori della pubblica sicurezza.

Certo qualche difettuccio se lo porta in dote; a voler ben vedere, le plastiche degli interni, non sono il massimo, il comfort, non è da ammiraglia, e su strada buche e sconnessioni, fanno saltellare un pò l’auto. Qualche cigolio di troppo, rende l’atmosfera un pò nervosa. Alcuni lo potranno trovare un pò datato nella guida, altri, invecchiato nelle linee, e molto probabilmente non è l’auto per tutti, con la quale affrontare un bel viaggio di 1000 chilometri. Ma il Massif non nasce per fare concorrenza ad una limousine, e tanto meno uscire da un concorso di designer. E’ affascinante, versatile, tutto terreno, ed inossidabile. Non voglio sentire giudizi sulla sua immagine.

Iveco Massif
Iveco Massif
Iveco Massif

La Massif stà alla Land come Napolitano al Principe Carlo. Ma allora perché non prendere in considerazione l’Iveco. Non me ne vogliano gli inventori della mitica 4per4 di sempre. Non fatemi pensare al British style, tanto caro da queste parti, come essenziale. Lo vorrei con una bella bandiera Italiana, smaltata, sul fianco o sul portellone, e mi piacerebbe vedere l’italiano che usa un veicolo italiano, che rinuncia al verde impermeabile ingrassato, o alla giacchetta in velluto, che rinuncia al confortante status anglosassone, e fiero del suo mezzo tutto fare, sa di avere trovato il giusto partner per l’attività e la gita della domenica.

Esattamente come in patria fanno gli automobilisti britannici, che considerano la Land, come noi abbiamo sempre considerato il Fiorino. L’auto naturale per tutte quelle attività che si svolgono fuori dal quadrilatero della moda e della finanza. Sicuramente la versione corta, sarà più gettonata, magari con il nostalgico nome Campagnola, e una dotazione più completa. Ma una cosa è fuori dubbio; questa auto è stupenda, le origini nobili, la costruzione garantita, l’utilizzo a 360 gradi, e l’immagine a mio modo di vedere adeguata. Adoro le auto che sanno fare bene il loro compito…

Iveco Massif
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