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BMW e Opel: la crisi ferma la produzione

La notizia è di quelle che solo qualche mese fa sarebbe sembrata solo la trama di un film del genere catastrofico, ma l’attuale congiuntura negativa l’ha resa dura realtà: pur appartenendo a due diversi livelli di mercato e di clientela, le tedesche BMW e Opel hanno deciso il blocco temporaneo della produzione per cercare di


La notizia è di quelle che solo qualche mese fa sarebbe sembrata solo la trama di un film del genere catastrofico, ma l’attuale congiuntura negativa l’ha resa dura realtà: pur appartenendo a due diversi livelli di mercato e di clientela, le tedesche BMW e Opel hanno deciso il blocco temporaneo della produzione per cercare di tamponare la diminuzione nella richiesta del mercato innescata dalla globale restrizione creditizia.

Anche se Opel nel 2007 ha venduto 1,74 milioni di veicoli in Europa, la casa automobilistica motiva la sua scelta con il crollo delle vendite in Spagna, Gran Bretagna e Germania. Opel fermerà i suoi stabilimenti da lunedì prossimo, per due settimane quello di Bochum e per tre quello di Eisenach. L’unico stabilimento Opel che non verrà chiuso in Germania è quello principale di Ruesselsheim, in cui è in corso la produzione del nuovo modello Insignia. Chiusure temporanee sono previste anche per alcuni stabilimenti al di fuori del confine tedesco: Gleiwitz in Polonia, Ellesmere e Luton in Inghilterra e Saragozza in Spagna.

“La crisi europea -ha detto un portavoce della Opel- ha frenato l’acquisto di nuove automobili”. Opel ha detto che non sono previsti licenziamenti anche se, a causa del periodo di inattività, una parte della manodopera potrebbe subire una piccola diminuzione di stipendio.

La BMW fermerà le catene di montaggio per quattro giorni dell’ultima settimana di ottobre solo nel nuovo stabilimento di Lipsia dove vengono costruite le Serie 3 berlina e tutte le Serie 1 (eccetto la 5 porte). Dal punto di vista dei numeri è una goccia nel mare bavarese, ma dal punto di vista dell’immagine di best seller che BMW si è data in questi anni è un segnale negativo che va oltre i piccoli quantitativi in gioco.

Va anche notato, ed è un ottimo spunto di riflessione, che la crisi coinvolge soprattutto la gamma di veicoli “tradizionali”, mentre, per esempio, non sono previste soste nello stabilimento austriaco di Steyr dove si produce l’X3, né sono previsti slittamenti nella tempistica della presentazione della X1 che arriverà la prossima primavera.

Fonte | Adnkronos