Una leggenda ci abbandona: addio Phil

Phil Hill, unico pilota americano a fregiarsi del titolo di Campione del Mondo di Formula 1, è spirato poche ore orsono presso l’ospedale di Salinas, California, dove era stato recentemente ricoverato. Hill, 81 anni, era affetto dal morbo di Parkinson. Lascia moglie e due figlie, a cui vanno le nostre più sentite condoglianze.

Phil Hill debuttò nel lontano 1958, Gran Premio di Francia, al volante di una Maserati: l’aver terminato la corsa in settima posizione gli assicurò le attenzioni del Drake, tanto da permettergli di disputare il gp di Germania al volante di una Ferrari. Però, in quel tragico 3 agosto 1958, la scomparsa del compagno di scuderia Peter Collins offuscò il suo talento.

Dopo aver saltato il successivo appuntamento del Portogallo, il pilota statunitense si riscatta strappando terzo posto e giro veloce nella gara di Monza. L’ingaggio da parte del Cavallino lo porterà fino alla conquista della corona iridata nel 1961. Dopo il passaggio alla ATS e qualche gara con Lotus, Hill abbandonerà il circus nel 1964.

Inoltre Phill ottenne successi nelle corse di durata, classici appuntamenti nei ruggenti anni ’50 e ’60: le tre affermazioni alla 12 Ore di Sebring sono accompagnate da vittorie nella 24 Ore di Spa e nella 1000 km di Buenos Aires. In oltre sessant’anni di Formula 1, Hill è stato l’unico pilota statunitense a vincere il massimo alloro: Mario Andretti, vincitore nel 1978 (su Lotus), è infatti nato a Montona d’Istria, e naturalizzato dopo essere migrato al di là dell’Oceano. Riposa in pace, campione.
Via | Gazzetta