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Marchionne tuona contro i limiti di emissione della UE: “Fiat penalizzata!”

Sergio Marchionne è fortemente contrario al progetto UE di riduzione delle emissioni di Co2 e all’accordo raggiunto tra Francia e Germania: secondo l’AD Fiat, penalizzerebbe i costruttori di auto piccole e meno inquinanti. Marchionne, in un intervista su Automotive News, afferma che tale piano favorirebbe i costruttori di auto maggiormente inquinanti. Inoltre, l’uomo della rinascita

Sergio Marchionne è fortemente contrario al progetto UE di riduzione delle emissioni di Co2 e all’accordo raggiunto tra Francia e Germania: secondo l’AD Fiat, penalizzerebbe i costruttori di auto piccole e meno inquinanti. Marchionne, in un intervista su Automotive News, afferma che tale piano favorirebbe i costruttori di auto maggiormente inquinanti.

Inoltre, l’uomo della rinascita Fiat, critica radicalmente il meccanismo delle sanzioni ritenuto poco corretto. La gamma Fiat è tra le più pulite in Europa; Marchionne ha ribadito che «è un non senso» imporre limiti di emissione più restrittivi alle società che producono auto poco inquinanti (media di 130 grammi/chilometro dal 2012); soprattutto poi è assurdo permettere a chi realizza veicoli meno rispettosi dell’ambiente di sostenere oneri non equamente proporzionali ai danni che si arrecano all’ambiente. «È come chiedere a un automobilista che guida a 110 chilometri all’ora in autostrada con il limite a 130 di pagare una parte del biglietto di qualcuno che guida a 150».

Secondo i calcoli della Commissione Europea, la Fiat dovrebbe ridurre ulteriormente le emissioni di Co2 entro il 2012 da quota 144g/km (dati 2006) a 122: un taglio di circa il 15,3% di riduzione delle emissioni; assai superiore ai più modesti decrementi che molti altri costruttori dovranno rispettare. Nel piano europeo si prevede di ridurre fino ai 120 g/km l’emissione di Co2; 130 grammi a carico dei costruttori e 10 grammi ottenuti dal ricorso ai biocarburanti. «Gli 8 grammi/chilometro non sono nostri – ha rettificato Marchionne – sono a nostro carico perché a qualcun altro è permesso “pagare” meno».

L’AD Fiat ha inoltre affermato che la totalità dei costruttori dovrebbe essere obbligata a rispettare il medesimo obiettivo di 130 g/km, senza fare sconti a nessuno. «Noi ci saremo nel 2012 (ai 130g/km), ma se fossimo costretti a scendere a 122 g/km le sanzioni derivanti sarebbero enormi». Infatti, se la media delle emissioni di Co2 dell’intera gamma supera il livello specifico assegnato, i costruttori, dal 2012, sarebbero sanzionati di 20 euro per ogni grammo più del pattuito con la UE. La multa rincarerebbe a 95 euro dal 2015 (ovviamente moltiplicati per il numero dei veicoli venduti nell’anno).

Pronosticando un volume di vendita non inferiore ai 1,05 milioni di auto, la Fiat sarebbe multata di ben 168 milioni di euro nel 2012 se non rispettasse il target “-8 grammi”. E se continuasse a non raggiungerlo, la multa salirebbe a qualcosa come 800 milioni di euro nel 2015. Secondo Marchionne poi, il principio di multa legata al volume di vendita non è accettabile anche perchè l’onere diventerebbe sproporzionato per i grandi costruttori. «Accetto che un veicolo che emette di più di un certo limite debba pagare una multa, ma i veicoli sotto tale limite devono essere esentati».

Via | IlSole24Ore (Grazie a “Gnovis” per la segnalazione)

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